Draghi lockdown vaccini: il Governo si dirige verso la strada della zona rossa nazionale. I numeri dei contagi sono ancora molto alti, e si vagliano varie ipotesi per accelerare la campagna vaccinale. La decisione verrà presa nel prossimo vertice tra Speranza, Gelmini e CTS.
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Draghi lockdown vaccini: ipotesi zona rossa nazionale
Draghi lockdown vaccini – È trascorso un anno da quando il Coronavirus ha totalmente sconvolto l’Italia. Da marzo 2020, le restrizioni sono all’ordine del giorno. Il numero dei contagi, sebbene in estate sia rallentato, in autunno ha ripreso a salire vertiginosamente. Oggi, a 12 mesi dall’inizio di tutto, quel numero è più alto che mai.
Il virus corre e non è escluso che i cittadini italiani si ritrovino ad affrontare restrizioni ancora più dure. Nel prossimo vertice tra Speranza, Gelmini, CTS e Giuseppe Figliuolo, si discuterà dell’ipotesi della zona rossa nazionale. L’idea è quella di chiudere il paese per 3 o 4 settimane, in modo da potenziare la vaccinazione di massa. Nel piano sono previste maggiori restrizioni nel weekend, come il coprifuoco anticipato alle 20 o alle 19. Altra ipotesi in discussione è quella di una zona arancione rafforzata generalizzata, in modo da non sfavorire alcune categorie di commercianti.
L’unica regione a non essere soggetta a disposizioni più restringenti sarà la Sardegna, che da ormai una settimana è in zona bianca.
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Draghi lockdown vaccini: il punto sulle somministrazioni
Attualmente, i vaccini che sono stati somministrati sono 5.417.578. Gli italiani che hanno ricevuto entrambe le dosi, invece, sono 1.652.031. Tra le dosi, al primo posto c’è Pfizer/BioNTech, seguito da AstraZeneca e Moderna. Al momento, le regioni col più alto numero di somministrazioni, vi sono:
- Lombardia, con 823.672 dosi;
- Lazio, con 540.182 dosi;
- Campania, con 489.900 dosi.
Intanto, il Governo Draghi è pronto ad allargare il numero di sedi in cui vaccinare i cittadini. Avanti con i medici di base, farmacie e punti di raccolta in luoghi pubblici capienti.