Educazione civica nuovamente a scuola per l’anno 2020/2021. Il Ministero dell’Istruzione ha già inviato le linee guida per l’insegnamento a tutte le scuole. Costituzione, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale saranno i temi chiave della materia, che avrà un apposito voto dedicato. L’insegnamento diventerà obbligatorio nelle scuole di tutti i gradi d’istruzione, compresa la scuola dell’infanzia.
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Educazione civica: storia e utilità
La materia “Educazione civica” fu introdotta per la prima volta più di 60 anni fa dall’allora ministro dell’Istruzione Aldo Moro. Negli anni la disciplina ha trovato sempre meno spazio tra i banchi di scuola, per essere gradualmente accorpata agli insegnamenti storico-geografici, filosofici o giuridici. Fu la legge n.137/2008 a trasformare definitivamente la materia in “Cittadinanza e Costituzione”, conferendole un ruolo sempre più trasversale e poco chiaro. A riconoscere una nuova, più forte “identità” all’insegnamento di Educazione civica è stata la legge 192 del 2019, che troverà dunque applicazione già dal prossimo settembre.
Formare gli studenti sul senso civico e sul mondo che li circonda, dev’essere una priorità per la scuola. “L’obiettivo è che da piccoli si imparino principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente. Il tutto nell’utilizzo di linguaggi e comportamenti adeguati quando sono sui social o navigano in rete”, spiega la ministra dell’Istruzione Azzolina accennando alle linee guida Miur.
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Ore e tematiche
- Costituzione, con cui i ragazzi potranno approfondire lo studio sulla nostra Carta costituzionale, insieme ai principi che la fondano. La conoscenza dei diritti e dei doveri del cittadino è importante per formare un senso di responsabilità civico, oltre che di consapevolezza culturale e sociale della propria comunità;
- Sviluppo sostenibile, in riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Rientrano nella tematica anche l’educazione alla salute, la tutela del bene comune e i principi di protezione civile;
- Cittadinanza digitale, per approfondire l’utilizzo consapevole e responsabile dei nuovi strumenti digitali. I nuovi mezzi di comunicazione – spesso spazio di odio e critica verso l’altro- necessitano di una maggiore sensibilizzazione. La formazione di un pensiero critico e consapevole anche nell’utilizzo dei social media sarà una priorità fondamentale.