Effetti collaterali vaccino – AIFA e EMA hanno indagato sui disturbi più comuni derivanti dall’uso di Pfizer, AstraZeneca, Moderna e Johnson & Johnson. Vediamoli nel dettaglio.
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Effetti collaterali vaccino: il punto sulle somministrazioni in Italia
- 8.709.480 di Pfizer/BioNTech;
- 1.328.200 di Moderna;
- 2.752.400 di AstraZeneca.
I centri adibiti a punti vaccinali sono 2.096. Stando al report del sabato di Pasqua, le donne ad aver ricevuto almeno una dose sono 6.505.211, mentre gli uomini 4.444.299. 3.417.353 cittadini hanno ricevuto entrambe le dosi. In alcune regioni, le vaccinazioni sono continuate anche nella domenica di Pasqua e il lunedì successivo.
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Effetti collaterali vaccino: le reazioni al siero Pfizer/BioNTech
- Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10;
- Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100;
- Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000”.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali severi, potrebbe esserci un ingrossamento dei linfonodi, specialmente dopo la seconda dose. Tuttavia, spiega l’AIFA, “si tratta di una patologia benigna che guarisce da sola”.
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Effetti collaterali vaccino: disturbi causati da Moderna
- Dolore nel sito di iniezione (92%);
- Affaticamento (70%);
- Mal di testa (64,7%);
- Dolori muscolari (61,5%);
- Brividi (45,4%);
- Nausea-vomito (23%);
- Ingrossamento delle ghiandole linfatiche nello stesso braccio dell’iniezione (19,8%);
- Febbre (15,5%);
- Gonfiore (14,7%) e arrossamento (10%) nel sito di iniezione”.
Reazioni leggermente più forti si presentano, in genere, dopo la seconda dose e si sono risolte in pochi giorni. Le persone più colpite hanno tra i 18 e i 65 anni. Molti di meno, invece, quelli che superano i 65 anni d’età.
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Effetti collaterali vaccino: le conseguenze di AstraZeneca
- Febbre;
- Mal di testa;
- Dolori muscolari e articolari.
I sintomi, di lieve o moderata entità, possono risultare fastidiosi ma si risolvono in poco tempo, anche senza l’uso di antidolorifici.
“Come per tutti i farmaci, sono inoltre possibili, seppur rarissime, reazioni di tipo allergico fino allo shock anafilattico. Per questo le vaccinazioni vengono eseguite in contesti sicuri da personale addestrato ed è previsto un periodo di osservazione di almeno 15 minuti dopo la vaccinazione. Un altro aspetto di cui si tiene conto è che, in seguito all’iniezione, si possono verificare anche reazioni di tipo ansioso con fenomeni vaso-vagali che vanno dalla sensazione di stare per svenire fino allo svenimento vero e proprio. Per cui il personale presta attenzione a evitare traumatismi da caduta“, si legge sul sito dell’agenzia.
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Effetti collaterali vaccino: studi in corso per Johnson & Johnson
Stando ai primi riscontri, dichiara l’AIFA, “la reazione avversa locale più comunemente segnalata è stata il dolore in sede di iniezione (48,6%). Le reazioni avverse sistemiche più comuni sono state cefalea (38,9%), stanchezza (38,2%), mialgia (33,2%) e nausea (14,2%). Piressia (definita come temperatura corporea ≥38,0°C) è stata osservata nel 9% dei partecipanti”. Tali disturbi potrebbero presentarsi entro uno o due giorni dalla somministrazione, in modalità lieve o moderata.