Elisa Esposito Maranzivoe: la prof tiktoker del “corsivoe” ha portato una “nuova lingua” sul web. Questa volta la giovane tiktoker ha unito il suo già noto “corsivoe” e l’idioma utilizzato dai “maranza”. Questi ultimi sono quelli che fino a qualche tempo fa erano chiamati “coatti” o “tamarri”.
Ricordate Elisa Esposito, la prof tiktoker del “corsivoe”, è tornata. La giovane tiktoker ha inventato una nuova “lingua”: il maranzivoe. Ovvero l’unione sostanzialmente del corsivoe con la “lingua” dei maranza. È facile chiedersi chi siano i maranza? Si tratta di un altro fenomeno nato su TikTok che indica gruppi di ragazzi solitamente in tuta, che indossano una tracolla e vivono in periferia. Insomma, un modo forse più simpatico per indicare quelli che erano denominati semplicemente “coatti” o “tamarri“. La prof da 1.5 milioni di follower su TikTok, ha pensato di unire le due cose. Su TikTok ha detto: “Pensavate che fossi sparita e che non avrei fatto più lezioni. Ma sono tornata. È arrivata l’estate e di conseguenza sono tornata anche io. Quest’anno i maranza sono andati un sacco di moda. Quindi perché non unire queste due fantastiche lingue, il corsivoe più i maranza? Ovvero il maranzivoe”.
Elisa Esposito Maranzivoe: le “regole grammaticali”
Allora la ragazza ha iniziato a pronunciare alcune parole in maranzivoe, lasciando poi lo spazio all’utente in questione per ripeterle. Non solo. In un ulteriore video ha cantato una canzone in maranzivoe mentre in un altro ancora ha presentato la grammatica. Nel video ha spiegato: “L’intonazione è identica a quella del corsivoe. Però le regole grammaticali sono ben differenti. Dovete mettervele in testa perché altrimenti non andrete da nessuna parte! Nel corsivo va messa l’onda sopra la o, mentre nel maranzivoe va messa la barra. Perché i maranza sono delle persone forti e quindi servono delle lettere più chiuse, più forti, più da cattivi. Per quanto riguarda la lettera “a” nel corsivoe bastano due puntini. Invece, nel marzivoe bisogna mettere una bella riga sopra la a”. Qualcuno nei commenti le ha anche dato seguito. Infatti, ci sono stati alcuni esempi di parole in “corsivoe” e poi in “maranzivoe”.
Ma la maggior parte dei commenti sono piuttosto negativi: “Mi sto innervosendo”, “Hai finito le idee”, “Io mi chiedo: perché?” Ancora si legge: “Ma perché questa gente è conosciuta?”. Dunque non proprio un successo. Però alla prof 20enne, attiva anche su OnlyFans e autrice di un libro, poco interessa delle critiche. In un altro video recente, infatti, ha detto: “Grazie a quel video e grazie al corsivoe ho vissuto le esperienze più belle della mia vita. Voglio ringraziare tutte le persone che mi seguono, mi appoggiano e mi vogliono bene. E voglio ringraziare anche gli hater perché comunque se sono qui è anche grazie a loro. Avevo solo 19 anni, è stato difficile, inizialmente stavo male. Poi ho iniziato a fregarmene. Non mi fate più male, anzi mi faccio due risate“. Diversi i commenti positivi in questo caso: “Ti voglio bene”, “Sei una persona vincente, continua così”, “Sei fantastica”.