Elon Musk si dice pronto a colonizzare un nuovo pianeta, una terra promessa per l’intera umanità. Di recente, un nuovo studio ha attirato la sua attenzione: si tratta dell’esopianeta “Proxima B”, e pare sia altamente abitabile dalla specie umana. Il magnate, che da tempo sogna di creare dei razzi super futuristici per portare gli abitanti della Terra altrove, ora si è deciso a trovare seriamente un “altrove”. Di seguito, sono elencate tutte le caratteristiche che la prossima casa degli umani avrà.
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Elon Musk verso l’esopianeta promesso: quanto dista dalla Terra “Proxima B”?
Tutto è iniziato con un post ricondiviso dal magnate Elon Musk su Twitter. Il tweet in questione è stato postato dalla rivista Amazing Astronomy, la quale ha riportato uno studio del Goddard Institute for Space Studies della NASA. Nello specifico, l’articolo parla di un esopianeta altamente abitabile dalla specie umana ed il suo nome è “Proxima Centauri B”. Il commento di Elon Musk alla notizia ricondivisa da lui stesso è stato: “Praticamente della porta accanto”.
Al di là del sogno di Marte, che per il momento è stato accantonato, il CEO di SpaceX ha intenzione di trovare un vero e proprio pianeta in grado di ospitare gli umani. “Proxima Centauri B” viene proprio definito come il gemello della Terra. “Le nostre simulazioni mostrano che c’è una buona possibilità che il pianeta sia abitabile”: così hanno affermato gli scienziati della NASA.
L’unico problema è che questo esopianeta non è proprio da “porta accanto”, come affermato da Elon Musk. Dalla Terra, infatti, dista ben 4,224 anni luce. Per poterlo raggiungere, quindi, non sarebbero affatto sufficienti le tecnologie attualmente esistenti. E a poco serve il fatto che nei laboratori della NASA si stia già lavorando per accorciare i tempi dei viaggi nello spazio. Per poter raggiungere il nuovo pianeta in 20 anni sarebbe opportuno avere a disposizione sonde in grado di viaggiare ad una velocità pari a 161 milioni km/h.
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Elon Musk e il nuovo pianeta gemello della Terra: ecco com’è fatta la prossima casa degli umani
“Proxima B”, infatti, riceve solo i due terzi della luce che la Terra riceve dal Sole. Questo esopianeta, inoltre, ha una massa di circa 1,3 volte quella del nostro pianeta.
Un’altra differenza è che “Proxima B” ha un lato diurno ed uno notturno, entrambi permanenti. Una parte, quindi, è sempre toccata dalla luce della stella, mentre l’altra vive in una perenne oscurità. Sul lato illuminato è stato individuato un oceano ma anche un’atmosfera molto simile a quella terrestre.
Sebbene non sia attuabile nell’immediato, il trasferimento su questo pianeta potrebbe davvero essere importante per il futuro dell’umanità. Questo perché gli umani avranno necessità di trovare una nuova casa tra circa 5 miliardi di anni, ossia quando il Sole terminerà il proprio ciclo di vita e la Terra sarà distrutta.