Emergenza carceri. Stando al report dell’associazione Antigone, nel 2023 circa 71 persone si sono tolte la vita. I dati risultano in aumento visto che dall’inizio del 2024, i casi sono registrati risultano già 30; uno ogni 3 giorni.
Emergenza carceri: i dati dell’associazione Antigone
Il 22 aprile è stato presentato un rapporto dell’associazione Antigone sulle condizioni delle carceri italiane. Il rapporto evidenzia un significativo aumento dei suicidi nelle carceri minorili, mostrando quindi le criticità del nostro sistema penitenziario. Forte è stato l’appello del presidente Gonnella, che ha chiesto che il tema venisse aggiunto al centro dell’agenda politica. Se il ritmo dovesse continuare in questo modo, a fine anno rischieremmo di arrivare a livelli ancor più drammatici. Rileva sempre Antigone, un importante indicatore dell’ampiezza del fenomeno è il cosiddetto tasso di suicidi, ossia la relazione tra il numero dei decessi e la media delle persone detenute in un anno. Nel 2023 con 70 suicidi il tasso è pari a 12 casi ogni 10.000 persone. Risulta essere uno dei tassi più alti degli ultimi vent’anni. L’unico anno superiore è stato il 2022, con 85 suicidi accertati.
I dati sulle carceri italiane riportano una certa ambiguità. Secondo l’Oms l’Italia, è uno dei paesi dove ci si suicida di meno. Al contrario, se si guardano i dati europei del 2021, il nostro paese sembrerebbe essere al di sopra della media europea. Altro dato allarmante emerge dall’analisi dei casi dei suicidi. Il fenomeno sembra interessare soprattutto i giovanissimi e gli stranieri che hanno un tasso di suicidi superiore rispetto alla media italiana. I disagi che portano un detenuto a compiere un gesto disperato sembrerebbero essere legati anche alle condizioni di sovraffollamento.
Emergenza carceri: le cause dietro il quadro allarmante. C’entra il paradosso del cane che si morde la coda?
Sovraffollamento record. In tutti gli Istituti dove sono avvenuti suicidi nell’ultimo anno e mezzo si registra una situazione più o meno grave di sovraffollamento. Al 31 marzo 2024 sono 61.049 le persone detenute, a fronte di una capienza ufficiale di 51.178 posti disponibili. Alla fine del febbraio 2024 erano 532 i giovani reclusi nei 17 Istituti Penali per Minorenni (Ipm). Una cifra in rapida crescita. Solo due mesi prima, alla fine del 2023, si attestava sulle 496 unità. Alla fine del 2022 le carceri minorili italiane ospitavano 381 ragazzi. L’aumento, in un anno, è stato superiore al 30%. Negli ultimi dieci anni non si era mai raggiunto il numero di ingressi in Ipm registrato nel 2023, pari a 1.143. Un aumento legato anche all’effetto del decreto legge Caivano.