Con l’emergenza Covid-19 il Governo ha messo a punto negli ultimi giorni una serie di decreti volti a ridurre i contagi da Coronavirus. Di particolare importanza è il decreto #IoRestoaCasa dell’11 marzo, e il successivo decreto “Cura Italia”, studiato per aiutare le famiglie e le imprese italiane in un momento di grande difficoltà sanitaria. Con il decreto #IoRestoaCasa il Governo ha predisposto la chiusura, su tutto il territorio nazionale, di diverse attività commerciali a eccezione di negozi di prodotti alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole, bar e punti di ristorazione nelle aree di servizio stradali e autostradali. Restano aperti anche i negozi di prima necessità come le tabaccherie. Queste però da oggi potranno scegliere se restare aperte o chiudere.
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Emergenza Covid-19: cosa cambia per i tabacchi?
- Il titolare dell’esercizio di tabaccheria può chiudere o ridurre l’orario di apertura anche nei luoghi dove non ci sono casi sintomatici o patologici accertati;
- I titolari che decidono di sospendere l’attività devono comunicare la decisione all’Ufficio dei Monopoli del territorio competente;
- Alla comunicazione deve essere allegata una autodichiarazione con la quale si notifica all’autorità competente il fine precauzionale della decisione per l’emergenza sanitaria;
- Il servizio di distribuzione deve in ogni caso essere garantito. Il rivenditore deve preoccuparsi quindi di rifornire l’apposito distributore. Se ciò non può avvenire o nel caso in cui il distributore non sia funzionante, il rivenditore dovrà esporre un avviso e indicare i distributori attivi più vicini.
Inoltre le associazioni di categoria devono assicurare una turnazione per garantire ai cittadini l’apertura degli esercizi facilmente raggiungibili.
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Emergenza Covid-19: orari ridotti per i tabacchi
Chi invece vuole rimanere aperto ma ridurre l’orario deve:
- Comunicare all’Ufficio dei Monopoli del territorio competente gli orari di apertura e di chiusura;
- Esporre agli utenti l’orario di apertura e di chiusura producendo un’autocertificazione che attesti l’impossibilità di seguire l’orario ordinario. Le ore di attività non devono essere inferiori alle cinque giornaliere.
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Ma cosa intendiamo con negozi di prima necessità?
- Esercizi per attrezzature di telecomunicazioni, elettronica e elettrodomestici;
- Commercio al dettaglio di attrezzature informatiche;
- Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici e materiale elettrico e termoidraulico;
- Commercio al dettaglio di carburante;
- Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione;
- Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici;
- Negozi di articoli igienico-sanitari;
- Profumerie e negozi di igiene personale e per la casa;
- Ottiche;
- Lavanderie.