Dopo il Coronavirus un’altra malattia spaventa l’Italia e il mondo intero. Stiamo parlando dell’epatite E da ratto, malattia che fino a poco tempo fa sembrava essere estranea al genere umano. E invece negli ultimi anni anche il virus che la provoca ha fatto il salto di specie dal topo all’uomo. Come riportato dalla CNN, il primo caso di epatite E da ratto accertato nell’uomo è stato riscontrato nel 2018. Dopo quella volta altre persone hanno contratto la malattia. L’ultimo caso è stato registrato il 30 aprile 2020, solo poche settimane fa.
L’epatite E è una malattia del fegato provocata dal virus dell’HEV. Questo virus presenta quattro diversi ceppi, uno dei quali colpisce l’uomo. La trasmissione avviene per via orale consumando cibo e acqua contaminata da feci infette. L’Epatite E si diffonde soprattutto nei paesi sottosviluppati, in quanto la scarsa igiene crea le condizioni ideali per la trasmissione del virus. Febbre alta, ittero e dolori articolari i sintomi più ricorrenti. Ma allora cosa è successo? Come dicevamo poc’anzi il primo caso accertato di epatite E da ratto nell’uomo si è registrato nel 2018. Ad averlo contratto per la prima volta, è un uomo di 56 anni di Hong Kong sottoposto precedentemente a un trapianto di fegato. Nel paziente infatti, dopo un controllo medico, si è riscontrata la presenza di anticorpi per contrastare l’epatite E. Il punto è che a colpire il cinquantaseienne è stato il ceppo del virus che generalmente colpisce i ratti, l’HEV-C.
Questo caso tuttavia non è rimasto l’unico. In seguito sono stati registrati ulteriori 11 casi di Epatite E del ratto, l’ultimo proprio il 30 aprile di quest’anno. Delle modalità di trasmissione e del periodo di incubazione si conosce tuttavia ben poco.
Epatite E e non solo: le malattie trasmesse dal topo
L’HEV-C non è l’unico virus che il ratto ha trasmesso all’uomo. È ormai noto infatti che i roditori sono responsabili di molteplici malattie che colpiscono il genere umano. Veicoli di infezione sono i morsi, le feci e le urine del topo. Mangiare cibi e bere acqua contaminata dalle feci o dalle urine è un’altra via di trasmissione di queste malattie. Vediamo allora quali sono quelle più note.
Salmonellosi: si contrae solitamente ingerendo cibi o acqua contaminati dalle feci dei roditori. I sintomi sono diarrea, vomito, nausea e febbre alta.
Leptospirosi: via di infezione sono le urine infette dei roditori. Febbre alta, dolori muscolari, nausea e vomito tra i sintomi più ricorrenti. La leptospirosi può essere letale per l’uomo e si trasmette per via orale o tramite lesioni sulla pelle.
Rabbia: Questa causa l’infezione acuta del cervello e si trasmette attraverso i morsi di animali sintomatici, tra cui anche i roditori. I sintomi sono febbre alta, confusione, perdita di controllo e idrofobia. La malattia presenta un elevato tasso di mortalità.
Tifo murino: La malattia si trasmette attraverso i morsi della pulce da ratto. Presenta sintomi come cefalea, vomito, dolori addominali, brividi e febbre.