L’Europa fa i conti con una nuova fase acuta della pandemia da Covid-19. Mentre l’Italia diventa un mosaico di diversi colori, il resto del continente è una Babele di norme e restrizioni – fra chi stringe la cinghia e chiude tutto e chi propone invece misure più morbide.
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L’Austria si prepara al lockdown totale


Due settimane di lockdown “morbido” non sono bastate a frenare i contagi, e così l’Austria passa alle misure forti. Dal 17 novembre infatti è partito un nuovo lockdown totale come quello di marzo. Le nuove misure saranno in vigore fino al 6 dicembre. L’Austria è il primo paese in Europa che adotta misure così stringenti di contrasto al Covid-19, ma è anche il primo paese al mondo per diffusione del virus. Ogni giorno nel paese si registrano più di 830 nuovi casi per milione di abitanti. Oltre al coprifuoco dalle 20.00 alle 6.00 e alla chiusura di bar, ristoranti, parchi, palestre e musei (misure già in vigore), la nuova stretta prevede l’agevolazione dello smart-working, la didattica a distanza e la chiusura di tutti i negozi non essenziali.
Il Cancelliere Sebastian Kurz invita tutti i cittadini a rispettare il più possibile le norme per scongiurare una nuova emergenza sanitaria. “Nessuno di noi vuole un nuovo lockdown” ha affermato nell’ultima conferenza stampa “ma questo è l’unico strumento che funziona contro il Covid.”
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Germania: un modello virtuoso di lotta al Covid
In Germania appaiono timidi segnali di appiattimento della curva dei contagi. Il governo tedesco ha infatti messo in atto una strategia che sembra vincente contro il Covid. Il numero di test effettuati è aumentato a dismisura, per individuare i contagiati in una fase non avanzata della malattia e per curarli in tempo. Ogni settimana vengono effettuati circa 1,6 milioni di tamponi – e meno del 7% risulta positivo. Anche i posti in terapia intensiva sono praticamente raddoppiati da inizio pandemia, così come i dipendenti della sanità pubblica. I nuovi assunti in questi mesi sono tutti impegnati nel trattamento Covid e negli screening della popolazione. Infine, è in vigore un lockdown morbido da fine ottobre, dopo che si era registrata un impennata di contagi preoccupante. Le misure ora in vigore sono:
- Chiusura di bar, ristoranti, piscine, cinema e teatri;
- Divieto di eventi e fiere, e stop anche a riunioni con più di dieci persone;
- Proseguimento della didattica in presenza.
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Come sta andando nel resto d’Europa?
Nel resto d’Europa ogni paese adotta proprie misure, che non sempre danno risultati positivi. In Gran Bretagna sono in vigore misure diverse nelle varie aree del paese. L’Inghilterra è in regime di lockdown leggero già dal 5 novembre, con chiusura di pub e ristoranti, divieto di feste e riunioni, incoraggiamento dello smart working, ma scuole aperte. In Scozia invece il governo ha diviso il paese in cinque aree di rischio – dal rischio-zero al lockdown totale. Anche Galles ed Irlanda hanno approvato lockdown leggeri con la chiusura solo delle attività non essenziali.
In Francia il lockdown soft già in vigore è stato prorogato di altre due settimane dal premier Castex. Non si esclude il ricorso a misure più stringenti a partire da inizio dicembre, che saranno poi ammorbidite per vivere un Natale in serenità.