Fabio Balsamo, dalla pittura alla recitazione. Un vero artista a tutto tondo

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Fabio Balsamo

Nato nel 1989 e originario di Casalnuovo di Napoli, Fabio Balsamo è un giovane e talentuoso attore napoletano. È noto al grande pubblico soprattutto per essere parte degli amatissimi The Jackal, il gruppo di artisti partenopei i cui video geniali riscuotono sempre grandissimo successo sui social. Fabio Balsamo, però, non si limita al web. La sua carriera abbraccia teatro, cinema e tv con importanti collaborazioni e esperienze artistiche. Conosciuto principalmente come attore comico, Fabio ha in realtà al suo attivo un curriculum artistico molto ampio, che spazia dal teatro classico a quello contemporaneo, anche drammatico. La sua versatilità lo rende un vero artista a tutto tondo. Fabio Balsamo ha infatti conseguito una laurea in Arte Drammatica, con 110 e lode, presso l’Università Popolare dello Spettacolo. Oggi si racconta ai nostri microfoni, condividendo i momenti più importanti della sua carriera e i suoi sogni per il futuro.

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Fabio Balsamo racconta i recenti successi…

Fabio BalsamoCiao Fabio, grazie per aver scelto di raccontarti ai lettori di Informa Press.  Nonostante la difficile situazione attuale, riesci sempre a essere vicino agli utenti con progetti di successo, come “Tanto non uscivo lo stesso” con i The Jackal e il film “7 ore per farti innamorare innamorare” con Giampaolo Morelli e Serena Rossi. Come hai vissuto queste recenti esperienze?

“Un saluto a tutti i vostri lettori. Per quanto riguarda il film “7 ore per farti innamorare”, c’è stato il dispiacere di non aver potuto vivere l’emozione della prima al cinema. Ma siamo molto contenti del grande riscontro che ha avuto on demand e delle belle parole della critica. Per quanto riguarda il progetto con i The Jackal, invece, abbiamo girato 15 episodi in un mese, tra scrittura e realizzazione. È stato quindi un lavoro molto intenso ma soddisfacente. Non sono mancate iniziative benefiche, come la canzone realizzata con Maurizio Casagrande “Resto a casa mo’”. Ho cercato, insomma, di mantenermi attivo in un periodo particolare. Sicuramente segnerà un punto di svolta per il mondo dello spettacolo. La gente capirà inevitabilmente se ha bisogno o meno dell’arte. E se si comprenderà che è necessaria, sarà il momento di cominciare a valorizzarla”.

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… e i suoi inizi

Fabio BalsamoCome ti sei avvicinato al mondo della recitazione?

“Fin da piccolo ho sempre cercato un canale comunicativo. All’inizio ero appassionato di pittura. Poi mi sono avvicinato al canto e alla chitarra, ma non riuscivo mai a sentirmi veramente rappresentato. Poi a 14 anni, un sacerdote di una chiesa di Casalnuovo mi chiese se volevo tenere un corso di recitazione per i ragazzi della parrocchia. Non avevo nessuna esperienza, neanche a livello amatoriale, ma accettai. Da lì, finito il liceo, decisi di studiare recitazione all’Università. Dopo ho conseguito degli stage di perfezionamento, sono stato due mesi in Francia per studiare l’arte dei clown di strada e ho iniziato a raccogliere le prime esperienze professionali”.

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L’esperienza che insegna

Fabio BalsamoFinora qual è il ruolo a cui ti senti più legato o l’esperienza che ti ha segnato maggiormente?

“Sicuramente la mia tesi di laurea in Arte Drammatica in cui interpretavo un soggetto tetraplegico. La preparazione avveniva davanti agli occhi del pubblico, volutamente in piedi. Inoltre, non c’era testo e l’interazione era totalmente improvvisata. È stato uno dei personaggi più intensi che abbia mai portato in scena. Mi ha richiesto oltre tre mesi di lavoro, in cui tutti i giorni osservavo e studiavo i ragazzi tetraplegici. Vedere la resa finale, anche con il passare degli anni, mi ha dato la consapevolezza di essere un vero interprete. Mi ha reso cosciente di essere un attore in grado di calarsi anche in personaggi molto lontani da sé. Anche le prime esperienze comiche, però, sono state molto importanti. Mi hanno fatto capire che ciò che io facevo in modo spontaneo e naturale, per gli altri aveva una forte carica comica. È stata la scoperta di un talento da esplorare”.

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Le fonti di ispirazione

Fabio BalsamoC’è un artista in particolare a cui ti ispiri nelle tue performance artistiche?

“Ci sono tante personalità che prendo come riferimento. Primo fra tutti, Massimo Troisi, che per me aveva un ventaglio di sensibilità immenso. Me lo porto sempre dentro. Sono innamorato dei suoi fallimenti e della sua vulnerabilità. Secondo me, la risata più profonda è proprio quella in cui riconosci le debolezze dello stesso attore che te la procura. Ho sempre ammirato inoltre Maurizio Casagrande, con cui ho la fortuna di lavorare. Credo che abbia i migliori tempi del teatro italiano. Anche Tony Servillo rappresenta per me un interprete potentissimo. Inoltre sono sempre stato affascinato dall’eleganza carismatica di Al Pacino. Ma forse Eddie Redmayne rappresenta il punto massimo di ciò che per me è un attore, per la sua capacità di diventare sempre altro da sé”.

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Sogni e consigli

Fabio BalsamoQual è il tuo più grande sogno per il futuro?

“Mi piacerebbe dimostrare di essere un vero interprete, un attore a 360 gradi. Non solo un comico o un personaggio simpatico. Ma un artista che con studio, metodo e dedizione può essere capace di interpretare qualsiasi cosa. Nessuno può fare tutto, ma adagiarsi solo su ciò che funziona è la morte di un artista. E spero di incontrare sulla mia strada registi che possano credere e scommettere sulla mia versatilità“.

A un giovane che volesse avvicinarsi adesso al mondo della recitazione, qual è il consiglio che ti sentiresti di dargli, soprattutto nel nostro territorio?

“Dico sempre ai ragazzi a cui insegno che è innanzitutto necessario svincolarsi dai concetti di popolarità, visibilità e successo facile. Tutto ciò è solo una conseguenza. Ma è importante puntare su una formazione che conduca alla qualità. Se si sviluppa la consapevolezza, la conoscenza, il metodo, la tecnica, prima o poi un’opportunità capita sempre. E in quella occasione si dimostrerà quanto si vale. La verità è che “sfondi” quando non te ne importa più e pensi solo a fare ciò che ami nel migliore dei modi”.

“Dico sempre ai ragazzi di svincolarsi dai concetti di popolarità. È importante puntare su una formazione che conduca alla qualità. Quando si presenterà la giusta opportunità, in quell’occasione si dimostrerà quanto si vale!”

Noi di Informa Press auguriamo a Fabio Balsamo tutti i successi che merita e non vediamo l’ora di poterlo seguire in tutte le sue future performance artistiche!

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