Falò di Ferragosto: storia e simboli di una tradizione millenaria

Dall'Antica Roma al Cristianesimo, dal Fascismo ai nostri giorni, tutte le informazioni e le curiosità sul tipico Falò di Ferragosto

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Nel cuore del mese più caldo dell’anno, Ferragosto è un giorno di festa apprezzato da tutti. Il divertimento comincia solitamente dalla notte del 14, quando si accende il tradizionale Falò. Ci si concede il classico bagno di mezzanotte, si gustano pietanze cotte sulla fiamma viva, accompagnate spesso da canzoni suonate con la chitarra. Tuttavia questa usanza ormai consueta ha origini molto antiche. Una storia interessante, un racconto ricco di fascino mistico e valore storico.

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Ferragosto: la festa nell’Antica Roma

FalòQuesta festività, come tante altre della nostra tradizione, trae origine da antichi rituali pagani.

Il nome deriva dal latino “feriae Augusti” (il riposo di Augusto), in onore del primo imperatore romano che diede al mese anche il suo nome.

Si trattava di un periodo di festeggiamenti e riposo introdotto nel 18 a.C. proprio dall’imperatore, secondo la tradizione dei Consualia. Erano feste che celebravano la fine dei lavori agricoli. Erano dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio dei granai e protettore del raccolto.

Il ferragosto pagano si celebrava nel primo giorno di agosto. In realtà però i festeggiamenti duravano molto di più, anche fino al 13, giorno dedicato alla dea Diana.

L’antico Ferragosto, infatti, oltre ai fini di propaganda politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane. Si aggiungeva infatti ad altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Nemoralia. Questo per fornire un lungo periodo di riposo (divenuto poi il periodo degli Augustalia) dopo le grandi fatiche dell’estate nei campi.

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Ferragosto: da festa pagana a festa cristiana

FalòIntorno al VII secolo, la ricorrenza fu ripresa dalla Chiesa cattolica che fissò la nuova e attuale data. La Chiesa volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria, fissata al 15 agosto. Il dogma dell’Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata accolta in cielo sia con l’anima sia con il corpo.

Falò di Ferragosto: la simbologia dietro l’acqua e il fuoco

FalòAnche la tradizione di accendere il falò deriva da un’usanza pagana.

I pagani erano soliti accendere il fuoco per rendere grazie agli dei per il raccolto e per allontanare gli spiriti maligni affinché non rovinassero i campi con l’arrivo dell’inverno.

L’acqua, invece, rappresentava nel rituale un mezzo di purificazione dello spirito e del corpo. È inoltre da sempre un elemento percepito come fonte di fecondità e benessere.
Accendere il falò sulla spiaggia altro non è che la testimonianza viva di un antico rito propiziatorio e di purificazione. E anche un divertente modo per salutare l’estate.

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La gita fuori porta di Ferragosto: un’eredità del Fascismo

FalòLa tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce invece durante il ventennio fascista. Nel periodo ferragostano il regime, attraverso le associazioni dopolavoristiche, organizzava centinaia di gite popolari a prezzi fortemente scontati. L’iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane e le località marine o montane. Inoltre, dato che le gite non prevedevano il vitto, nacque anche la tradizione del pranzo al sacco.

È vero che nei festeggiamenti odierni non c’è più nulla di rituale o di religioso, ma è sempre interessante scoprire il passato storico delle nostre tradizioni.

Buon Ferragosto a tutti!