I falsi pregiudizi sulle persone affette da autismo

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Quando si parla di autismo, molto spesso, può capitare di inciampare in pregiudizi e preconcetti che non corrispondo alla realtà.

È bene partire dal momento in cui si diagnostica ed accerta la presenza del disturbo.

Indubbiamente, quando un professionista esperto diagnostica la malattia nel bambino per la famiglia, è facile comprendere, come non sia un momento gioioso e felice.

Ansia, paura per il presente e per il futuro, rabbia, angoscia, smarrimento, solitudine ed un senso di impotenza e di smarrimento sono soltanto alcune delle emozioni che pervadono il corpo e la mente a seguito di una diagnosi medica che attesta, appunto, i disturbi dello spettro autistico.

 

Cosa è lo spettro autistico?

 

L’autismo è un grave disturbo dello sviluppo neurologico che compromette le capacità di interazione e comunicazione sociale dei soggetti che ne sono affetti.

Si presenta con manifestazioni comportamentali ripetitive e stereotipate e, inoltre, limita fortemente la capacità del soggetto di provare interesse per le attività.

Ad oggi, nonostante la scienza faccia continuamente passi in avanti, non sono ben note le cause che comportano e contribuiscono alla comparsa di questo disturbo.

Stando, però, a quanto sostenuto da alcuni studiosi la comparsa sarebbe attribuibile ad una serie di fattori di natura sia genetica che ambientale.

Per quanto concerne i sintomi sono innumerevoli e possono variare da un paziente all’altro. In linea generale si può affermare che questo disturbo compare nel corso sin dai primi anni di vita del paziente.

Per la diagnosi è necessario consultare un medico che potrà, a seguito della valutazione del caso, indicare la strada da percorrere per garantire al soggetto affetto da autismo una vita migliore e più vicina al concetto diffuso di normalità.

Non vi sono cure, ma esistono dei trattamenti di supporto in grado di limitare i sintomi della malattia.

 

Quali sono i falsi miti legati all’autismo?

 

A proposito del disturbo dello spettro autistico, vi sono dei falsi miti e dei pregiudizi tanto diffusi quanto errati:

  • L’autismo è determinato dal poco amore dei genitori. Nulla di più falso e non corrispondente al vero. Si tratta di un disturbo che compromette lo sviluppo neurologico del paziente ed ha nulla a che fare con l’amore genitoriale;
  • Una delle cause dell’autismo è l’accumulo di materiali pesanti come il mercurio. Un altro pregiudizio smentito da numerose ricerche svolte in tal senso;
  • La cura è un semplice intervento psicoanalitico. Sarebbe bello se così fosse, ma non lo è;
  • Sono necessari soltanto interventi medici. Un altro pregiudizio, che contrasta per sua natura con quanto scritto precedentemente. Ed anche in questo caso, non vi è nulla di vero;
  • L’autismo passa con la crescita del bambino. No! Certo è che una diagnosi precoce ed un tempestivo intervento possono contribuire al miglioramento delle condizioni di vita del soggetto, ma il disturbo non sparirà;
  • Non vi sono terapie utili. Studi autorevoli, invece, hanno dimostrato come un intervento comportamentale intensivo può migliorare le capacità relazionali, comunicative del soggetto affetto da autismo;
  • È un disturbo raro. In realtà, le statistiche hanno dimostrato che 1 bambino su 150 nati è affetto da questo disturbo;
  • Il bambino autistico è un genio. In realtà, il soggetto può presentare delle spiccate attitudini in un ambito ma vi saranno altrettante importanti lacune che coinvolgeranno un’altra area;
  • Se il bambino parla non è affetto da autismo. Il disturbo dello spettro autistico compromette il linguaggio, ma in alcuni casi non completamente. Ciò significa che il bambino potrebbe parlare ma utilizzando un ristretto numero di vocaboli ed ignorando, a volte, la correttezza delle parole stesse.
  • Per curare il bambino affetto dal disturbo in analisi è sufficiente l’amore. Indubbiamente, l’amore è un fattore essenziale ma non è la cura. Certamente, però, un bambino che si sente amato avrà più forza ed energia per affrontare quanto imposto dalla sua condizione.