SCISCIANO – Anche quest’anno torna il Farcisentire Festival. È uno degli eventi musicali di genere indipendente più famosi della Campania, giunto alla sua XIV edizione. Lo spettacolo si è tenuto alla stazione della circumvesuviana di Scisciano, dal 5 al 7 luglio. Erano presenti artisti del panorama indie ed esordienti, che hanno intrattenuto e coinvolto il pubblico presente.
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Farcisentire e la musica indie
Anche la XIV edizione di Farcisentire si riconferma uno degli eventi campani più importanti e seguiti della scena musicale indie. Questo genere si afferma in Italia a partire dai primi anni del 2000. Oggi conta numerosi cantautori molto apprezzati come Motta, Calcutta, Tommaso Paradiso e gli Ex-Otago.
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Il programma dell’evento
- Venerdì 5 luglio lo spettacolo è aperto dalla band La Rappresentate di Lista. Nata nel 2011, ad oggi conta tre album di cui l’ultimo intitolato “Go Go Diva”. A seguire: La Gabbia, Marcondiro, Romito, The Clan – Folk n’Roll, Piqued Jacks.
- Sabato 6 è la volta di: Postino, Nòe, Petullà, Anna Giusti, Gold Mass, /handlogic.
- Domenica 7, il cantautore Clavdio è ospite d’onore della serata conclusiva. Seguono Francesco Lettieri, Le cose importanti, Kaput Blue, Ugo Crepa.
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Le parole degli organizzatori
Ciao Tommaso, come nasce il Farcisentire Festival?
“Farcisentire Festival nasce nel lontano 2003. All’interno della nostra associazione (ndr Arcifelix), molti di noi avevano e praticavano la passione per la musica. Eravamo infatti parecchi musicisti, allora poco più che ventenni. Abbiamo notato che nel nostro contesto territoriale non c’erano spazi per potersi esibire, eccetto i pub. La serata, alla fine, non era altro che un’uscita tra semplici amici. Abbiamo pensato: perché non fare qualcosa di più serio, con un palco serio? Perché non prendere un gruppo con una buona rilevanza e vari esordienti, che riescono a farsi ascoltare? Da qui nasce anche il nome Farcisentire“.
Cosa ti fa provare essere arrivati alla XIV edizione?
“Indubbiamente è una forte soddisfazione. Solitamente, nascono parecchie di queste realtà ma in poche proseguono, spesso proprio perché non c’è la passione di portare avanti un messaggio in particolare o perché non ci sono i mezzi per finanziare il tutto. Anche noi, essendo autofinanziati come associazione, facciamo i salti mortali“.
Dal 2003 al 2019, cosa noti? Come è cambiata la realtà di questo genere musicale?
“Penso che all’inizio degli anni 2000, a livello nazionale, la scena indipendente – dalla quale noi attingevamo ed attingiamo ancor oggi musicalmente parlando – era di nicchia. Una nicchia però di fedelissimi: tutte persone amanti di una musica ricercata, di qualità, di contenuti. All’epoca, dunque, il mercato indipendente raccoglieva tutti questi artisti che davano sempre la loro presenza. Oggi, invece, con la speculazione e i prezzi saliti alle stelle, molte etichette hanno inserito più persone nel mondo della musica indipendente, rendendo l’indie un genere commerciale. La realtà indie è cambiata molto“.