I farmaci intelligenti antitumoraliin somministrazione sottocutanea stanno migliorando in tutti i sensi la terapia onco-ematologica in Campania. Hanno apportato una riduzione dell’attesa in day hospital dalle tradizionali 4 ore alle 2 ore e 30. Un miglioramento per il paziente dunque, ma anche per gli operatori e per l’organizzazione ospedaliera, nonché un notevole risparmio economico per le aziende sanitarie. Tali risultati sono emersi dagli studi “Going Lean” e “Scuba”, guidati da “Bip” (Business Integration Partners). Le ricerche sono state condotte in 10 centri ospedalieri campani, tra cui l’Ircss Pascale e l’Aorn A. Cardarelli di Napoli. Si sono protratte per 3 anni e hanno trovato riscontro positivo sull’89% dei pazienti esaminati.
Farmaci intelligenti: cosa sono e come agiscono
I farmaci “intelligenti” rappresentano un approccio terapeutico antitumorale molto diverso da quello tradizionale. Si inquadrano nel concetto di “medicina personalizzata” e sono volti a un’ottimizzazione delle cure in campo oncologico. Queste terapie mirate sono in grado di intervenire in base alle specifiche caratteristiche delle cellule tumorali. Inquadrano i meccanismi molecolari alla base della proliferazione, dello sviluppo e della diffusione delle cellule maligne, e agiscono limitandone la riuscita. Gli approcci tradizionali riescono invece a lavorare semplicemente sulla sede di sviluppo della formazione neoplastica. Insomma, inevitabilmente, distruggono sia i tessuti intaccati dalle lesioni, che quelli sani. I farmaci intelligenti mirano nello specifico a:
bloccare la proliferazione delle cellule tumorali, agendo sui meccanismi di divisione e crescita incontrollati.
Indurre la morte cellulare programmata delle cellule maligne.
Contrastare l’angiogenesi, ovvero la formazione dei vasi necessari al nutrimento delle cellule cancerose.
Stimolare il sistema immunitario, rendendo più forte il meccanismo di difesa nell’identificare e distruggere il bersaglio tumorale.
I vantaggi della somministrazione sottocutanea
Unire l’efficacia della cura con farmaci intelligenti alla formula in somministrazione sottocutanea, più veloce e di facile gestione rispetto a quella endovenosa, ha avuto un ottimo impatto sulla terapia onco-ematologica in Campania. “Una permanenza significativamente minore vuol dire un’accettazione migliore della terapia” conferma Felicetto Ferrara, direttore del dipartimento di onco-ematologia del Cardarelli. Inoltre, la somministrazione sottocutanea non prevede il ricovero. Un fattore importante che agevola l’economia di gestione e permette una migliore razionalizzazione dell’utilizzazione dei posti letto. Il personale, poi, riesce a trattare più pazienti contemporaneamente e l’ospedale può ottimizzare la redistribuzione delle forze infermieristiche nei diversi reparti. Un miglioramento della qualità di vita del paziente, una più facile gestione dell’organizzazione ospedaliera e un’economizzazione sul personale sono i vantaggi apportati dalla somministrazione sottocutanea dei farmaci intelligenti. Un grande passo avanti dunque, che Ferrara definisce “un progresso notevolissimo, al quale è veramente difficile pensare di rinunciare”.