Femminicidio Gravina ha una svolta clamorosa. Trovato morto in cella Giuseppe Lacarpia, l’uomo accusato di aver dato fuoco e ucciso sua moglie. Sarebbe stato trovato impiccato nella sua cella intorno alle ore 2:00 del 22 ottobre 2024. L’uomo era detenuto nel carcere di Bari dopo che alcuni video girati da ragazzi lo hanno inchiodato
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Femminicidio Gravina: Giuseppe Lacarpia si è tolto la vita in carcere a 65 anni dopo l’accusa di omicidio
Giuseppe Lacarpia, 65 anni, era accusato per femminicidio Gravina, in Puglia. Lacarpia avrebbe fatto fuori la moglie, Maria Arcangela Turturo 60 anni, dandole fuoco. Questa mattina intorno alle ore 2:00 circa il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto dagli Agenti della Polizia Penitenziaria. I fatti che hanno fatto finire in carcere Giuseppe Lacarpia riguardano la notte tra il 5 e il 6 ottobre. L’uomo rientrava con la moglie da una festa in famiglia. Una volta di ritorno il 65enne avrebbe dato fuoco all’auto mentre la donna si trovava ancora all’interno del veicolo. Quando la 60enne ha provato a fuggire l’uomo avrebbe posto fine alla sua vita a mani nude
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Il fermo dell’uomo dopo l’omicidio
Lacarpia è finito in carcere dopo il fermo disposto nei suoi confronti dalla Procura di Bari al termine delle indagini lampo della Squadra Mobile e del Commissariato di Gravina. Lacarpia avrebbe cercato di far passare come un incidente stradale la morte della Turturo. Non c’è riuscito. L’accusa è stata quella di aver premeditato a sangue freddo l’uccisione della donna. A inchiodarlo era stato un video girato da alcuni ragazzi sul luogo dell’incidente. Nelle immagini si vede l’uomo che, volontariamente, non presta soccorso alla moglie. Il rinvenimento del cadavere è stato comunicato questa mattina ai 4 figli della coppia