Taglia la gola alla compagna e poi tenta il suicidio: arrestato 75enne

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Femminicidio Taranto consumatosi in una casa di provincia abitata da due pensionati. L’uomo ha colpito ripetutamente la compagna al collo servendosi di un taglierino. Ha poi tentato il suicidio ferendosi con la medesima arma, sequestrata dai Carabinieri che erano stati avvertiti dai vicini di casa. Per la donna non c’è stato nulla da fare: gli operatori del 118 hanno unicamente potuto constatare il decesso.

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Femminicidio Taranto: la perdita di lucidità

omicidio bellisarioLa vicenda è avvenuta nella mattinata di oggi, martedì 12 ottobre, a Manduria, in provincia di Taranto. Lo scenario dell’incubo è un appartamento sconvolto dalle urla dei coniugi che lo occupano, un uomo e una donna entrambi sopra la settantina. A scatenare l’azione violenta, culminata poi in un vero e proprio femminicidio, è stata una lite furiosa tra i due. Il pensionato 75enne, Pietro Dimitri, colto da un inquietante impulso, ha afferrato un taglierino e ha colpito la donna al collo. La prima visione del sangue non è stata sufficiente per farlo tornare con i piedi per terra. Infatti la pelle della 71enne è stata lacerata ancora e ancora, portandola rapidamente e inesorabilmente verso la morte. È stato in quel momento che l’uomo ha riacquistato lucidità. Rendendosi conto di ciò che aveva appena compiuto, ha tentato il suicidio con la stessa arma. Il tentativo non è andato a buon fine: le Forze dell’Ordine che hanno fatto irruzione in casa lo hanno trovato agonizzante.

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Femminicidio Taranto: l’arresto

aumento pensionisticoAd aver allertato i Carabinieri e i sanitari del 118 sono stati i vicini di casa della coppia; avevano difatti udito le urla e constatato che quello che stava succedendo fosse molto più di una discussione. L’intervento delle autorità, tuttavia, non è stato abbastanza rapido per soccorrere Giuseppa Loredana Dinoi, la quale aveva già perso molto sangue. I paramedici non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso. Il 75enne si trova attualmente in stato di fermo per omicidio. È stato scortato all’Ospedale Marianna Giannuzzi e affidato ai medici per curare le sue ferite. Non è in pericolo di vita e ha già confessato il delitto. L’arma è stata sequestrata.

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