Dalla pagina Facebook del Ministro del lavoro Andrea Orlando
Festa lavoratori senza lavoro. Nelle manifestazioni del 1°Maggio si analizzano i dati sul Lavoro in netto calo. Diminuisce l’occupazione femminile e aumenta la disoccupazione giovanile. Tutti sono d’accordo sulla volontà di ripartire e di ridurre la disoccupazione.
Feste lavoratori senza lavoro: cala il lavoro femminile
Oggi è primo maggio e si celebra la Festa dei Lavoratori. Ma la domanda da porsi è quale lavoro si festeggia. Nell’ultimo anno vi è stato un calo di circa 900 mila occupati. Secondo gli ultimi dati Istat nei primi tre mesi del 2021 vi è stato un calo di circa 250 mila lavoratori occupati. Il calo ovviamente, come riportato dal Ministro dell’economia Franco, riguarda anche il prodotto interno lordo italiano. Infatti, nel primo trimestre c’è stato una diminuzione di 0,4 % rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il calo del lavoro ha decretato un conseguenziale aumento della disoccupazione. Le categorie più colpite sono i giovani e le donne. La disoccupazione giovanile è al 33 %, un dato molto elevato, mentre l’occupazione femminile raggiunge il minimo dal 2016 con il 47,5 %. La percentuale di donne che ha perso il lavoro nel 2020 è infatti doppia rispetto a quella degli uomini.
Festa lavoratori senza lavoro: bisogna ripartire dal Lavoro
Inoltre, si evidenzia anche un aumento dell’inflazione e come sottolineato da Confcommercio si sta consolidando un’economia in sofferenza. La Confesercenti denuncia la sparizione di circa 345 mila lavoratori indipendenti e di 450 mila imprese a rischio chiusura nei prossimi mesi. Il segretario generale della Uil dichiara: “Siamo qui perché oggi non è una giornata di festa ma di mobilitazione. Siamo qui per dare voce a chi viene sfruttato. Serve lavoro stabile e dignitoso”. Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, si rivolge al governo e chiede di mantenere il blocco dei licenziamenti per tutte le aziende fino all’autunno. Il ministro Orlando dice: “La nostra Costituzione ci indica la strada: proteggere i nostri cittadini, assicurare cure e vaccini. Allo stesso tempo dobbiamo preparare la ricostruzione facendo leva sulle lavoratrici e sui lavoratori del nostro paese. Quando il lavoro manca o è iniquo o indegno, la democrazia è più debole ed esposta.”