POMIGLIANO D’ARCO – Venerdi 31 maggio 2019 si è svolto presso il Centro Sportivo Pomilia di Pomigliano d’Arco il Festival della Disabilità. Il Festival è stato organizzato da Imma Pastena, presidente dell’Associazione Arcobaleno della vita onlus, con l’ausilio di Alessia De Filippo presidente dell’Associazione Laecheln. L’Associazione italiana Arcobaleno della vita nasce nell’aprile 2010 e rivolge la propria attività sociale agli anziani, ai minori e ai diversamente abili.
L’amministrazione del comune di Pomigliano, da sempre molto sensibile a questo tipo di tematiche, ha sostenuto con entusiasmo il Festival. In particolar modo sono intervenuti il Vicesindaco Elvira Romano, l’Assessore alle Politiche Sociali e Lavoro Mattia De Cicco e l’Assessore all’Istruzione, Cultura e Politiche Giovanili Franca Trotta.
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Festival dei “Super Abili”: i premiati
I presentatori dell’evento, Edda Cioffi e Pasquale Rea, con l’aiuto di diversi esponenti del mondo istituzionale della Città Metropolitana di Napoli, (tra cui il Vicesindaco Francesco Iovino) hanno provveduto a premiare i “Super Abili” che si sono distinti in varie discipline: dallo sport alla cultura. Ecco i premiati ai Disability Awards 2019:
- Francesca Salvio, cantante;
- Gruppo teatrale della Cooperativa Luoghi Comuni
- Carmen Coppola, ballerina – ballo terapia;
- Claudia Venzi, equitazione;
- Nicola Borgese, Para Power Lifting;
- Matilde Laura, campionessa Judo;
- Maddalena Cenvinzo, in arte Mad Art, pittrice;
- Gennaro Morra, pittore;
- Iannelli Francesco, campione mondiale karate;
- Benedetta De Luca, organizzatrice di eventi di moda inclusiva;
- Coro delle mani bianche
- Paolo Capasso, campione mondiale di calcio amputati;
- Giuseppe Biancolini, atleta di Sitting volley e basket in carrozzina;
- Anna Adamo, scrittrice e politica;
- i ragazzi di Sunshines Raggi di Sole onlus;
- i ragazzi dell’associazione Diabete Junior;
- Maria Rosaria Ricci, scrittrice
Festival della Disabilità, tanti gli ospiti che hanno risposto presente!
Tra una premiazione e l’altra sono intervenuti tanti ospiti che hanno accolto con entusiasmo
- il musicista Romeo Barbaro;
- Antonio Manganiello, speaker di Radio Kiss Kiss;
- Vincenzo Coppola, sosia di Malgioglio e Psy;
- il cabarettista Massimiliano Cimino;
- gli allievi dell’accademia Sogno Danza di San Vitaliano diretta da Fiorella De Ruvo;
- le attrici Emma Avallone e Carmen Marselli;
- la star di Hollywood Fabio Toscano
E proprio Fabio Toscano ha rilasciato gentilmente alcune dichiarazioni a Informa Press.
“Io sono un cittadino pomiglianese e sono onorato di essere presente a questa manifestazione. Potrei diventare anche la persona più famosa al mondo ma sosterrò sempre il sociale e la mia città. Non dimenticherò mai le mie radici. Sono onorato di sostenere queste associazioni e non sarei mai potuto mancare all’evento.”
Qual è il messaggio che vuoi lanciare a questi ragazzi?
“Il mio messaggio per i ragazzi è quello di inseguire sempre i propri sogni. Mai mollare e guardare sempre avanti. Nonostante le difficoltà, si nota la loro energia. Sono ragazzi che ogni giorno si svegliano con la forza di abbattere gli ostacoli determinati dalla loro condizione. Hanno tanto coraggio e dimostrano una voglia di vivere incredibile. Sono davvero contento per questo Festival. C’è molto da imparare da loro!”
Cos’è davvero la disabilità?
La disabilità è un concetto piuttosto confuso. Si tende spesso a pensarla solo secondo una prospettiva di tipo medico. In realtà si può considerare più una questione sociale. La disabilità costituisce, nella storia dell’umanità, una presenza costante posta sotto un atavico pregiudizio. Tuttavia, assistendo a questo meraviglioso Festival, sorge spontanea una domanda. Sono realmente loro i veri disabili? Considerando la loro incredibile forza d’animo, che li rende capaci di apprezzare le cose veramente importanti della vita, ai loro occhi potremmo apparire noi i veri “disabili”. Sopraggiunge però quasi automatica la risposta. Impossibile! Per questi ragazzi la disabilità è solo negli occhi di guarda. E i loro occhi guardano l’anima non l’involucro. La disabilità sarà sempre uno stato mentale, mai una condizione fisica!