Ha fatto molto scalpore la vicenda dei fidanzati Joker. È successo a Milano: la coppia si è presentata all’ospedale di Cernusco sul Naviglio riportando dei gravi tagli al volto. Hanno confessato di essersi procurati autonomamente quelle ferite. Il motivo? Volevano somigliare a Joker, il celebre antagonista di Batman.
Ti consigliamo come approfondimento – Gomorra attore arrestato a Scampia: spaccio di droga nelle Case dei Puffi
Fidanzati Joker, la dinamica dell’autolesionismo
Fidanzati Joker, sono ormai conosciuti così. Lui diciassettenne, lei quattordicenne, entrambi descritti come ragazzi normali dalle rispettive famiglie, ora sotto shock. I due si sono presentati all’ospedale Cernusco sul Naviglio, a Milano, lei con gravi ferite. Ai lati delle labbra della ragazza sono stati inferti dei profondi tagli. La giustificazione di entrambi è stata la seguente: una rapina da parte di una gang. Ma questa versione dei fatti non ha affatto convinto il medico al quale si sono rivolti. Così quando i Carabinieri hanno inviato le indagini i due hanno confessato la verità: “Volevamo essere come Joker”. Si riferiscono al celebre antagonista di Bruce Wayne, meglio conosciuto come Batman. La coppia ha agito autonomamente: lui ha inferto i due tagli a lei, totalmente consenziente. Ma la giovane ragazza non ha retto a lungo l’acuto dolore, ed entrambi sono andati al Pronto Soccorso più vicino. Lui è stato denunciato per sfregio, mentre lei verrà ascoltata da una psicologa per comprendere meglio le dinamiche dell’accaduto. Nessuno dei due ha mai avuto gravi precedenti, né sono mai stati seguiti dai servizi sociali.
Ti consigliamo come approfondimento – DaD: come la vedono gli alunni
Fidanzati Joker, le parole del Professor Ferrigni: “Colpa della solitudine”
Sulla vicenda dei fidanzati Joker si è espresso Nicola Ferrigni, Professore Associato di Sociologia generale alla Link Campus University di Roma, sulle colonne di Leggo. “Ai giovani di oggi manca la ritualità, quella che caratterizza il vivere quotidiano. Stanno trovando nuove forme per occupare quello che sentono come un vuoto. La nuova ritualità si ispira alla cultura sociale della violenza. Non è colpa del lockdown se si verificano episodi di tale tipo, ma certamente la condizione che stiamo vivendo esercita un’influenza importante”. Il problema si troverebbe nella dimenticanza dei giovani da parte delle istituzioni. La scuola avrebbe un ruolo fondamentale nella socialità. Ora che tale mondo è colmo di incertezze, il divario tra la generazione giovane e quella adulta si starebbe inasprendo progressivamente.
Ti consigliamo come approfondimento – DaD: acronimo di didattica a distanza o di deficit al digitale?
Fidanzati Joker, l’inquietudine diffusa tra i giovani
Tuttavia, qualora i due ragazzi volessero veramente emulare l’aspetto del Joker, non si tratterebbe del primo caso dalle sfaccettature inquietanti legate al mondo del fantastico. Il mondo del sovrannaturale affascina le nuove generazioni, ma al contempo potrebbe essere in grado di influenzare i comportamenti dei più giovani in maniera negativa. Basti ricordare il 31 maggio 2014, una data tristemente ricordata negli Stati Uniti. Due dodicenni, Morgan Geyser e Anissa Weier, hanno accoltellato per diciannove volte una loro coetanea, Payton Leutner, in un bosco. L’intenzione è stata quella di sacrificare una vittima allo Slender Man, una delle più celebri creepypasta.