Abusi, figlie minorenni fatte prostituire con un anziano per cibo e sigarette

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Figlie minorenni Cosenza

Figlie minorenni Cosenza – Una tragica storia di abusi si è consumata a Paola, in provincia di Cosenza. Una madre avrebbe venduto le due figlie minorenni a un anziano. Il prezzo pagato dal 73enne? Qualche euro, qualche stecca di sigaretta e un po’ di spesa. Stando a quello che riportano altre agenzie di stampa, sono state le dichiarazioni dell’anziano a far scattare le manette per la madre. A quest’ultima, inoltre, è stata sospesa la potestà genitoriale.

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Figlie minorenni Cosenza: vendute in cambio di spesa e sigarette

Figlie minorenni CosenzaLa vicenda ha iniziato ad avere un rilievo mediatico dallo scorso 17 maggio, quando la nonna delle bambine e un anziano uomo di 73 anni sono stati fermati dalla polizia. In questo modo iniziano le indagini che, come riportano altri quotidiani come Fanpage.it, andranno a scoperchiare un vero e proprio vaso di pandora. Infatti, dall’interrogatorio dell’uomo sarebbe emerso l’importante ruolo che avrebbe avuto la madre delle bambine nella vicenda. Tanto che gli inquirenti l’avrebbero definita come vera e propria domina delle figlie fatte prostituire.

Tali dichiarazioni dell’anziano avrebbero, poi, avuto un riscontro concreto nelle affermazioni di altri testimoni e dalle intercettazioni che sono già agli atti.  Dal riascolto di quest’ultime emergerebbe che era la donna a premere per gli incontri tra la figlia ancora minorenne e l’uomo, con, si legge, il tacito accordo che quest’ultimo potesse ‘approfittare’ della figlia. L’anziano, sempre nella sua confessione, avrebbe riferito che il suo non è l’unico caso. Pare, infatti, che il 73enne sia a conoscenza del fatto che in questa vicenda sarebbero coinvolti altri uomini. L’identità di questi ultimi, tuttavia, è ancora ignota.

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Le disposizioni dei giudici: fermo della donna e tolta responsabilità genitoriale

Quindi, dopo la confessione dell’uomo e le dovute indagini, la donna è stata messa in carcere. La misura è stata eseguita dal commissariato di Polizia della cittadina del Cosentino, su delega della Procura di Catanzaro. L’ordinanza posta in essere prevede anche la sospensione della responsabilità genitoriale per la donna.
Le due figlie sono state affidate a una struttura protetta.