Firenze voragine Lugarno di oltre 200 metri di lunghezza e 7 di larghezza. Un tratto della strada costeggiante il fiume Arno è letteralmente crollata trascinando con sé 20 auto. Accade tutto circa 5 anni fa, nel 2016. Oggi se ne ricorda l’accaduto. Nonostante la strada fosse stata riaperta già dall’anno successivo il ricordo è rimasto indelebile nei fiorentini. Così come la crepa che ancora rammenda l’accaduto ai passanti lungo la via. Migliaia di persone rimaste senz’acqua e in stato di allerta, due palazzi sfollati, una Firenze impaurita. Un totale di 5 milioni di danni per una “negligenza”.
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Firenze voragine Lugarno: il crollo del manto stradale e le cause dell’accaduto
Nel caso della grande voragine lungo il Lugarno di Firenze non si può parlare di imprevisto. Per le strade che costeggiano il fiume Arno infatti già vi era stato più di un avvertimento. Innanzitutto dato dai precedenti casi che avevano visto altri crolli. L’ultimo, più recente nel 2019. Nessuno però mai di queste dimensioni. Se nel caso più recente la causa era stata una fuga di gas e si era intervenuti relativamente in tempo. Nei fatti del 2016 la negligenza di qualche dirigente può essere presa di mira. Nella notte precedente infatti era stata notificata la perdita d’acqua da parte di un tubo. Nessun intervento, nessuna risposta da parte del Comune o degli Enti addetti alla questione. Sei ore dopo l’acqua con la sua pressione porterà al cedimento della strada. Creando così una voragine di oltre 200 metri di lunghezza e 7 di larghezza.
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Firenze voragine Lugarno: dal 2016 ad oggi cos’è accaduto


La strada crollata lungo Lugarno nel 2016 è costata al Comune di Firenze circa 5 milioni di euro. Per quanto riguarda il processo penale che è seguito, nessuno è stato punito. Tra i nomi portati davanti al tribunale in due si distingueva particolarmente. Quello di Filippo Vannoni e Alessandro Carfi. Il primo presidente ed il secondo amministratore delegato di Publiacqua. L’ente che si sarebbe dovuto occupare della perdita. Nessuna sanzione per il primo, discolpato anche dal Sindaco Dario Nardella. Un licenziamento durato pochi giorni (visto il successivo posto in Geal) per il secondo. Colui che secondo il primo cittadino fiorentino era stato il vero responsabile dell’accaduto. Insomma a pagarne saranno soltanto i cittadini, che dovranno rimborsare in tasse quei 5 milioni di euro.