Fisco: multe per i negozianti che non accettano il bancomat

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Il Fisco è chiaro sull’obbligo di POS nei negozi come decretato nella Legge di Stabilità del 2016. Eppure, c’è ancora chi si rifiuta di accettare il pagamento mediante moneta elettronica. In questi casi è prevista una multa a partire da 30 euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

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Fisco: sanzioni per gli evasori

fiscoIl Decreto Sviluppo del 2012 incentivava l’uso della moneta elettronica. Il fine era quello di una tracciabilità dei movimenti bancari che riducesse l’evasione fiscale. Ragion per cui il Decreto Legislativo 231/2007 vietava il pagamento in contanti di somme superiori a €999,99. Cifra che aumentò a €3000. Quello che è mancato in questi anni era una sanzione per chi, seppur munito di POS, rifiutava il pagamento con carta.

Oggi, per risolvere in maniera definitiva la questione, il fisco ha introdotto delle penali in merito. Inoltre, è stato nuovamente calato il tetto massimo del pagamento in contante a 2.000 euro. I trasgressori saranno multati con 30 euro per ogni pagamento elettronico rifiutato. A questa cifra si aggiunge il 4% del valore della transazione! In breve, quello che era l’obbligo di munirsi di POS è diventato l’obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica.

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Una lotteria per premiare chi utilizza il bancomat

fiscoMolti sono a conoscenza che, nei paesi europei, si acquista col bancomat anche una semplice tazza di caffè. In Italia, invece, l’uso della moneta elettronica non è molto presente come abitudine d’acquisto. Per invogliare l’evoluzione il fisco ha deciso di realizzare una lotteria. Possono partecipare sia i commercianti sia i clienti. La relazione nella bozza del decreto illustra come avvenga l’estrazione di premi in denaro destinati ai consumatori e agli operatori Iva.

Per i commercianti partecipare è semplice. Il criterio è quello di percepire pagamenti esclusivamente mediante moneta elettronica.
Per i clienti, invece, si tratta di un’estrazione di scontrini ai quali va associato il proprio codice fiscale. Per tutelarli, sarà prevista una multa per i commercianti che non consentono al consumatore di partecipare. A chi non accetta il codice fiscale per accedere alla lotteria o non invia i dati all’Agenzia delle Entrate, sono previste sanzioni che vanno da 500 fino a 2.000 euro.

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Fisco: tasse sui servizi digitali e sulle lotterie

nuove banconote pensione fiscoIn fine ci sono altre due proposte inerenti sia ai pagamenti online che alla partecipazione di lotterie e giochi a premi. In particolare, la prima è la Digital Tax, la cui attuazione è prevista in breve tempo. Si tratta di un’imposta sui servizi digitali che frutterà 600 milioni su base annua. Prevede un’aliquota del 3%  sui ricavi delle imprese con oltre 750 milioni di fatturato di cui almeno 5,5 derivanti da prodotti online.

La seconda proposta è quella di aumentare la “tassa sulla fortuna”. Prese di mira le vincite con un valore superiore a 500 euro. Il prelievo dell’aliquota salirà dal 12% al 15%. Questa norma riguarda slot, Gratta&Vinci e vari tipi di Enalotto. Così facendo, sono previsti prelievi sulle vincite di oltre 10 milioni.