Flash mob mutanda. A Napoli in queste ore l’irriverente protesta dei commercianti del settore moda, fiaccati da mesi di chiusura. Astio contro chi vende biancheria intima e può rimanere aperto: “Da oggi vendiamo mutande!”
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Flash mob mutanda: i commercianti sono disperati
Negozianti e commessi napoletani con indumenti intimi in mano. È l’ennesimo (goliardico) grido di allarme di una categoria – quella dei commercianti – fiaccata da troppi mesi di chiusura e ristori insufficienti. Un flash mob pacifico e irriverente quello organizzato da Confcommercio Napoli e Federmoda questa mattina alle ore 12:00. In 150 si sono ritrovati in strada a sventolare mutande in protesta contro un’altra settimana di zona rossa. La protesta è stata perlopiù rosa: pochissimi infatti i maschietti partecipanti.
La scelta dell’indumento intimo non è stata casuale. Secondo il DPCM in vigore, i negozi di abbigliamento e scarpe devono restare chiusi, mentre quelli che vendono biancheria intima possono rimanere aperti. “Perché le mutande non fanno venire il Covid, mentre vestiti, scarpe e gioielli sì!” È stato questo lo slogan più in voga tra i manifestanti.
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Il settore della moda piagato dalla crisi sanitaria
Durante la protesta, una catena umana che rispetta le norme di distanziamento sociale anti-Covid. Fra una mano e l’altra, infatti, una mutanda ad allungare la distanza interpersonale, ma al tempo stesso a fare da anello di congiunzione tra le persone.