Gerusalemme attentato, due esplosioni causano la morte di un ragazzo di 16 anni e 31 feriti. L’alto numero di morti è dovuto soprattutto alla scelta di uno dei due punti delle esplosioni. Ovvero una fermata degli autobus in un orario molto affollato. La città è dunque ora in stato di allerta. La Jihad rivendica gli attentati parlando di “operazioni eroiche”. Dall’Italia arriva la condanna a questi attentati da parte del Ministro degli Esteri, Tajani.
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Gerusalemme attentato: il racconto della vicenda
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Gerusalemme attentato: morti, feriti e stato di allerta
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Gerusalemme attentato: la rivendicazione della Jihad e la condanna dell’Italia


A rivendicare gli attentati, definendoli “operazioni eroiche” è Daoud Shehab, un dirigente della Jihad islamica. Quest’ultimo infatti dice che gli attentati servono a ricordare che i luoghi santi islamici sono una “linea rossa” che non va oltrepassata. Inoltre aggiunge che le esplosioni sono un avvertimento per due dirigenti dell’estrema destra israliana (Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir). L’accusa è quella di aver fatto irruzione nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Per l’Italia invece a parlare è il Ministro degli Esteri Antonio Tajani che condanna l’attacco. “La violenza contro i civili è un atto criminale. Piena solidarietà al governo dello Stato d’Israele e alle famiglie delle vittime”.