Gestione della flotta automezzi aziendale: consigli utili per semplificare le procedure

0
79

Il momento storico che stiamo vivendo non è dei più semplici, specialmente per un titolare d’azienda che ha a che fare con l’aumento vertiginoso dei costi di materie prime ed energia, il calo dei consumi che rallenta la produzione e la crescente inflazione.

Alla situazione non certo delle più rosee si sommano le difficoltà legate all’operatività aziendale, in particolar modo quando si ha una flotta aziendale di mezzi che vengono assegnati ad autisti che li utilizzando per le consegne.

Risparmiare è uno dei metodi migliori per riuscire a tenere in piedi la propria attività, ma tra stime dei consumi di carburante, cambio di pneumatici, ammortamenti vari, leasing, assicurazioni e bolli i calcoli si complicano di molto.

Nelle prossime righe analizzeremo insieme alcune pratiche per riuscire a semplificare la gestione degli automezzi all’interno di un’azienda, sia nel caso in cui si tratti di camion per le consegne che veicoli commerciali che magari si sfruttano per spostare i propri dipendenti e tecnici specializzati sul territorio.

Noleggio, leasing e affitto: le differenze

Tutte e tre le pratiche citate hanno vantaggi e svantaggi e devono essere sfruttate a seconda di qual è la situazione economica di un’impresa.

Nel caso di un acquisto si possono ridurre considerevolmente i costi rispetto al canone di noleggio o di leasing (che sono mediamente superiori). Allo stesso tempo però l’acquisto di un mezzo va in ammortamento ed è deducibile dal bilancio aziendale in diversi anni, per cui bisogna valutare attentamente questa strada sulla base delle scorte di liquidità e della situazione contabile.

Questa pratica viene suggerita nel caso siano presenti in alcuni momenti dell’anno degli incentivi specifici per l’acquisto, come ad esempio quello del 2022 per i camion da dedicare alle aziende di trasporti. Dall’altra parte troviamo leasing e noleggio. Si tratta di pratiche abbastanza similari, che prevedono il pagamento di un canone mensile per il mezzo. La quota in questione è sensibilmente maggiore se paragonata all’acquisto, ma allo stesso tempo è totalmente deducibile a bilancio nell’esercizio mensile. La differenza principale che intercorre tra il leasing e il noleggio è relativa al completamento del contratto.

Nel leasing è previsto il versamento di una quota finale per il riscatto del mezzo, mentre nel caso del noleggio a lungo termine questo aspetto viene espresso in modo chiaro sul contratto ed è determinato dall’accordo tra le parti che hanno erogato e goduto del servizio di affitto del mezzo.

Come gestire i mezzi in modo più semplice tramite un servizio di fleet management

Una volta che si sono analizzati i pro e i contro delle varie metodologie per acquisto o noleggio dei mezzi e dei relativi costi si può pensare anche ad ottimizzare la gestione.

Nel caso in cui si dispongano di più automezzi aziendali le incombenze citate all’inizio dell’articolo possono portare via parecchio tempo, specialmente se vengono sommate anche alla contestazione di multe e verbali, revisioni periodiche, tagliandi e gestione delle scadenze.

Per un imprenditore le giornate a volte sono troppo corte per riuscire a fare tutto e non sempre si riesce ad assumere un dipendente di fiducia che possa occuparsi di queste incombenze.

Per ovviare a questo tipo di necessità esistono i servizi di fleet management, cioè la possibilità di appaltare la gestione delle scadenze e delle incombenze relative ad una flotta di automezzi aziendali. Nella pagina appena citata potrete accedere al sito web drivevolve.it e trovare un ampio approfondimento con i relativi vantaggi di questo tipo di servizio.

Tale servizio viene svolto normalmente anche dai servizi di noleggio, per cui non è detto che possa fare al caso vostro. È invece particolarmente suggerito nel caso abbiate difficoltà logistiche nella gestione dei mezzi che sono già di vostra proprietà o in leasing.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

3 × tre =