Giancarlo Coraggio: è napoletano il nuovo presidente della Corte Costituzionale

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Giancarlo Coraggio presidente della Corte Costituzionale: è stato eletto poche ore fa con l’unanimità dei voti. È napoletano, sposato e padre di tre figli, ma a 80 anni la sua carriera politica continua. Nel 2012 era stato eletto vice presidente del Consiglio di Stato e, amato da tutti i suoi collaboratori, quest’oggi è arrivato sin qui.

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Giancarlo Coraggio presidente della Corte Costituzionale

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Sede della Corte Costituzionale, dal suo sito web ufficiale

Dopo la carica presidenziale presso il Consiglio di Stato, voluta dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è Giancarlo Coraggio presidente della Corte Costituzionale. Solo lo scorso settembre era stato nominato vice presidente della Consulta, mentre ora è salito di carica ancora di più. Pertanto succede Mario Rosario Morelli, il quale ha potuto godere dell’importante incarico per soli tre mesi. Prima ancora, Marta Cartabia, la prima presidente donna della Corte Costituzionale, la quale ha terminato la carica lo scorso settembre. Coraggio avrà questa postazione politica fino al 28 gennaio 2022.

Il nuovo presidente si è mostrato commosso durante la conferenza stampa, avvenuta poco dopo l’elezione ufficiale. Nonostante il nuovo incarico, quindi, Giancarlo Coraggio non ha neanche tentato di nascondere l’emozione per l’avvenimento. Secondo le parole del suo discorso, l’unanimità che l’ha portato a diventare presidente della Corte Costituzionale è simbolo di amicizia e di stima.

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Giancarlo Coraggio presidente: la carriera di un napoletano

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Giancarlo Coraggio, fonte: wikipedia.org

Giancarlo Coraggio presidente della Corte Costituzionale è napoletano. Nato a Napoli il 16 dicembre 1940, si è velocemente laureato presso la Facoltà di Giurisprudenza. A soli 25 anni è entrato in Magistratura, per poi passare alla Corte dei Conti pochi anni dopo sotto le vesti di sostituto procuratore generale. Nel ’73 è entrato nel Consiglio di Stato, ma ne è diventato presidente solo nel 2012 per un anno. È stato anche Presidente della Corte di giustizia federale. Il 27 dicembre 1996 ha ricevuto l’onorificenza come Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana; a nominarlo è stato l’allora Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro.