Quest’anno il Giffoni Film Festival si terrà in 4 momenti diversi, diviso per fasce d’età. Il primo incontro sarà dal 18 al 22 agosto, il secondo dal 25 al 29 agosto, il terzo tra settembre e novembre per poi concludere con l’ultimo evento che si terrà dal 16 al 30 dicembre.
L’edizione di quest’anno coincide con il 50° anniversario del film festival.
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Giffoni Film Festival: la partenza è magica
“La voglia di ripresa è forte ed è sempre più sentito dai ragazzi il bisogno di tornare in sala e venire stupiti dalla magia e dal fascino Pixar che, di generazione in generazione, non hanno mai deluso le aspettative. Giffoni non poteva che iniziare in un modo così eccezionale e con un partner tra i più prestigiosi al mondo”, queste le parole Claudio Gubitosi direttore di Giffoni opportunity.
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Giffoni Film Festival: i film in programmazione


Ecco le pellicole in programmazione per la prima trance (18/22 agosto) del Giffoni Film Festival saranno:
- Beast beast (USA) di Danny Madden;
- Black Conflux (Canada) di Nicole Dorsey
- Last visit (Arabia Saudita) di Abdulmohsen Aldhabaan;
- Naked animals (Germania) di Melanie Waelde;
- Here are the young men (Irlanda) di Eoin MacKen;
- Our lady of the nile (Francia, Belgio, Rwanda) di Atiq Rahimi;
- Just kids (Francia, Svizzera) di Christophe Blanc;
- Schiavonea (Italia) di Natalino Zangaro;
- Cuban heel shoes (Spagna) di Julio Mas Alcaraz;
- 90% (Germania) di Jerry Hoffmann;
- Mamman (Svezia) di Farzad Farzaneh;
- Jamila (Svezia) di Sophie Vuković;
- Wilma (Islanda) di Haukur Björgvinsson;
- Ropeless (Italia), Andrea Carrino
- Auerhouse (Germania) di Neele Leana Vollmar;
- Calm with horses (Gran Bretagna, Irlanda) di Nick Rowland;
- Goddess of the fireflies (Canada) di Anaïs Barbeau-Lavalette;
- Kids run (Germania) di Barbara Ott;
- Pacified (Brasile) di Paxton Winters;
- Rosa pietra stella (Italia) di Marcello Sannino;
- The sleepwalkers (Argentina, Uruguay) di Paula Hernández;
- A devil in the pocket (Francia) di Antoine Bonnet e Mathilde Loubes;
- Bube maises (Israele) di Or Levy;
- Daughter (Repubblica Ceca) di Daria Kashcheeva;
- Dry sea (Belgio) di Yves Bex e Bart Bossaert;
- How my grandmother became a chair (Libano) di Nicolas Fattouh;
- Iron me (Francia) di Ivan Rabbiosi;
- The midnight freak train (Regno Unito) di Joseph Derrick e Samuel Elphick;
- On the beach (Slovacchia) di Samuel Chovan;
- Reflection (Spagna) di Juan Carlos Mostaza;
- Sura (Corea) di Jeong Hae-ji;
- Themes (Croazia) di Danijel Žeželj;
- Ties (Germania) è un film di Dina Velikovskaya.
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Giffoni Film Festival: le misure per l’emergenza sanitaria


Il Giffoni è il festival italiano per eccellenza. Ogni anno in media ospita 400000 spettatori e 7000 giudici da 50 paesi del mondo diverso. Ma quest’anno, a causa del Coronavirus, il festival ha colto l’occasione per cambiare volto. Tra le novità c’è la necessità di mantenere la distanza: tramite le dirette streaming i film verranno trasmessi in 17 nazioni diverse, creando degli hub di ritrovo simili a delle ambasciate italiane. L’obiettivo è di collegare tutto il mondo nonostante la distanza, dando la possibilità a tutti i giffoners di poter partecipare e visionare il loro festival preferito. Nel festival ovviamente non mancheranno misure di sicurezza, mascherine e posti limitati, in modo da garantire la partecipazione a tutti durante le quattro parti dell’evento di quest’anno.