Dal 3 al 5 maggio 2019 si è tenuta la V edizione del Giro della Campania in Rosa.
La gara gode del patrocinio della Federazione Ciclistica Italiana; della Regione Campania; del Comitato Regionale Campania del CONI; dei Comuni di Maddaloni e Caivano; dell’Università degli Studi di Salerno e del Gruppo Campania – Unione Stampa Sportiva Italiana.
Leggi anche – Piazza Garibaldi 2.0, nuovo look per le Universiadi. Scopri le novità!
Giro della Campania in Rosa 2019: tappe e vincitrici


La gara ha visto trionfare Silvia Persico (Valcar-Cylance). Vince tra le juniores Sofia Collinelli (Vo2 Team Pink), mentre Martina Fidanza (Eurotarget – Bianchi – Vittoria) conquista la “Coppa Caivano”.
Le tre tappe che hanno impegnato le atlete sono state le seguenti:
- Venerdì 3 maggio, prima tappa: Cronometro individuale Campus Universitario di Fisciano (SA);
- Sabato 4 maggio, seconda tappa: Maddaloni (CE);
- Domenica 5 maggio, terza tappa: “Circuito della Coppa Caivano”, Caivano (Na).
Le maglie del “5° Giro della Campania in Rosa” sono state:
- Maglia azzurra (BCE GRUPPO SILVESTRE SRL) – Classifica Generale: Silvia Persico (Valcar – Cylance Cycling);
- Maglia bianca (COMITATO PER LE UNIVERSIADI – NAPOLI 2019) – Classifica Generale Giovani: Sofia Collinelli (Vo2 Team Pink);
- Maglia Ciclamino (SELLE SMP) – Classifica Traguardi Volanti: Alessia Vigilia (Valcar – Cylance Cycling);
- Maglia verde (FEAN) – Classifica G.P.M. (Gran Premio della Montagna): Sina Frei (Nazionale Svizzera).
Leggi anche – Berlino annienta il gender gap sui mezzi pubblici: nasce l’Equal Pay Day
Donne e sport
Sono sempre più le donne che partecipano e trionfano nel ciclismo, come negli altri sport. Nell’antica Grecia non erano ammesse alle Olimpiadi, né come atlete né come spettatrici. Nei secoli, infatti, la donna è stata considerata un soggetto debole, non adatto alla pratica sportiva. Nemmeno con de Coubertin, fautore delle moderne Olimpiadi, riusciranno a ritagliarsi uno spazio significativo.
È a partire dal secolo scorso che le donne riescono, lentamente, a farsi largo nel mondo dello sport.
La speranza è che, nello sport, a lavoro e nella gestione della casa e della famiglia, possano vedere riconosciuti i propri meriti e i propri diritti. Questo, senza dover dimostrare più degli uomini il loro effettivo valore e le loro capacità.