MILANO – Si è spenta ieri, 19 luglio 2020, Giulia Maria Crespi. Durante i suoi 97 anni, ha lasciato il segno nella storia del nostro Paese. È stata fondatrice del Fai (Fondo Ambiente Italiano). Ne è stata guida e ispiratrice fino alla sua morte.
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Giulia Maria Crespi: la “zarina”
Durante gli anni ’60, entra nella gestione del Corriere della Sera. Fu una protagonista attiva, soprattutto nel processo di ammodernamento del giornale. Per la natura della sua guida e la sua caparbietà viene definita “zarina”. Oltre all’importante esperienza nel mondo dell’editoria, Giulia Maria Crespi è nota soprattutto per il suo vivo impegno a tutela dell’ambiente. Prima ancora di fondare il Fai, porta nella sua battaglia per la tutela del patrimonio artistico e ambientale italiano la risolutezza che l’ha contraddistinta come imprenditrice.
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Giulia Maria Crespi e il Fai
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Uno dei primi beni donati al Fai è il Monastero di Torba, che la stessa Giulia Maria Crespi compra e devolve al fondo per ristrutturarlo e salvarlo dal deperimento. A questo seguiranno molti altri siti e iniziative, come le Giornate Fai di Primavera o i Luoghi del Cuore. Oggi il Fai conta 6.736.000 mq di paesaggio protetto, oltre 9.700.000 visitatori e più di 190.000 iscritti. È motore di un’importante macchina che tutela un patrimonio inestimabile, avendo cura di far conoscere a tutti le sue bellezze.
Giulia Maria Crespi ne è stata presidente fino alla nomina di Ilaria Borletti Buitoni nel 2010 e poi presiedente onoraria e ispiratrice fino alla fine.