La pandemia ha purtroppo coinvolto tutti e cambiato inevitabilmente le nostre vite e la nostra quotidianità, soprattutto in relazione alle abitudini di acquisto già sbilanciate verso l’online, di fatto accelerando il processo.
Per le piccole attività di paese, già in ginocchio a causa delle restrizioni che di Dpcm in Dpcm si sono susseguite in questi mesi, la situazione si è maggiormente complicata. Appare ovvio che la comunicazione e la vendita online potrebbero essere una delle soluzioni al problema, soprattutto in vista del Natale. A tal proposito, abbiamo intervistato Giuseppe Di Maio, Social Media Manager ed esperto di comunicazione sui Social Network, per dei consigli utili sull’argomento.
Ciao Giuseppe, tu ti occupi di Social Media Management. Potresti spiegare ai nostri lettori di cosa si tratta?
“Salve a tutti i lettori, sono Giuseppe Di Maio e sono un Social Media Manager. Il mio lavoro consiste nel cucire l’immagine e il posizionamento sui Social Network, scegliere le migliori strategie di marketing per favorire il coinvolgimento degli utenti e aumentare la reputazione online e la notorietà di un’azienda, di un brand o di un personaggio pubblico”.
In un periodo così difficile per il commercio, quali consigli potresti dare a chi volesse farsi pubblicità sui Social in vista del periodo natalizio e più in generale per aumentare la propria visibilità e le proprie vendite?
“Parliamoci chiaro, siamo in un momento storico dove il digitale fa parte della nostra quotidianità. La maggior parte delle persone preferisce, con un paio di click, comprare gli stessi prodotti che può tranquillamente trovare nel negozio sotto casa. L’unico consiglio che mi sento di poter dare è quello di fare COMUNICAZIONE sempre.
Attraverso uno storytelling sulle reti sociali più coerenti al proprio settore come per esempio: Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin, Google My Business, Pinterest e YouTube. Ovviamente è possibile farlo in modo amatoriale, sento spesso di attività dove «i social li gestisce mio nipote!», con risultati non garantiti; oppure facendosi affiancare da un “SMM” professionista, che con la propria presenza può consolidare la comunicazione digitale dell’azienda”.
Quanto è importate eseguire delle regolari pubblicazioni online per un’attività commerciale, soprattutto locale?
“Parto dicendo che tutti possono approdare sull’online, dalla piccola bottega di paese alla grande multinazionale. L’importante è, prima di iniziare, fare un piano di comunicazione: “Cosa voglio raccontare? A chi voglio raccontarlo e come voglio raccontarlo?” Solo così è possibile essere notati nel vasto mondo del digitale. Una volta approdati, però, è importante mantenere la costanza di pubblicazione e di contenuti. Quindi non basta solo “esistere” sui Social, bisogna essere presenti nel modo giusto e con i contenuti giusti”.
Tutti possono occuparsi di Social Media Management, oppure c’è bisogno di qualifiche specifiche? Com’è possibile riconoscere un Social Media Manager davvero esperto?
“C’è la credenza che tutti possano fare il “Social Media Manager”, tanto basta saper “smanettare” sui Social, no? Di fatto, ci sono tantissime persone che si spacciano come professionisti del settore. Ovviamente oltre il saper “smanettare” c’è molto di più! Un SMM si occupa di: Strategia (analisi approfondita del brand e dei canali già attivi, se ci sono, stabilisce insieme al cliente quali sono gli obiettivi da perseguire con l’attività di comunicazione sui Social); Pianificazione (calendari di pubblicazione dei singoli canali); Community e pubblicità, che comprende la progettazione delle campagne pubblicitarie e delle creatività grafiche, con foto e/o video adatti al tipo di device e di piattaforma su cui pubblicare; infine, Reportistica (il monitoraggio dei dati e dei risultati ottenuti). Aspetto fondamentale per riconoscere un professionista da un “SMM amatoriale”? La Partita Iva!”.
Giuseppe, puoi spiegarci che tipo di servizio offri ai tuoi clienti?
“Il servizio che offro è la professionalità in tutti i campi sopra elencati. Il mio staff è composto da esperti del settore: partendo dalla fotografia, con un fotografo professionista che dal 2010 al 2018 è stato nella giuria del “Giffoni Film Festival”, lavorando anche nel reparto marketing dello stesso festival, e ha partecipato alla “Fashion Week” per alcuni VIP; fino alla grafica, con un vero art director che tuttora è grafico televisivo”.