Green Pass falsi venduti su Telegram a 250 euro: due canali oscurati

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Green Pass falsi

Green Pass falsi venduti su due canali Telegram. La Procura di Catania dispone il sequestro preventivo e la chiusura immediata di due canali Telegram. In questi due canali era possibile acquistare per “solo” 250 euro un Green Pass falso. Il pagamento era effettuato tramite criptovalute, un sistema di difficile tracciamento.

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Green Pass falsi venduti su due canali Telegram

telegram crashUn’indagine della Procura distrettuale di Catania ha portato al sequestro preventivo e all’immediata chiusura di due canali Telegram. In questi due canali, “Green Bypass 2.0” e “Vendita Green Pass autentico”, venivano venduti i Green Pass. Il Certificato Verde era acquistabile tramite criptovalute a “solo” 250 euro. Il pagamento era effettuato con criptovalute, perché, come è noto, questa modalità è difficilmente tracciabile. I Green Pass venduti tramite questi due canali erano ovviamente falsi e pertanto non utilizzabili. Le indagini sono state condotte dalla Polizia Postale di Catania dopo la segnalazione della Digos. Il Giudice preposto all’indagine ha provveduto ad oscurare i due canali. Inoltre, sono stati fermati anche due partecipanti al gruppo, che probabilmente erano gli amministratori. Per questi ultimi sono, infatti, stabilite perquisizioni domiciliari e informatiche oltre al sequestro di smartphone e supporti elettronici.

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Green Pass falsi venduti: altri due canali oscurati

no vax perquisizioniEnnesimo problema per il social network Telegram, dopo che qualche giorno fa venne oscurato un canale esplicitamente No vax. Infatti, qualche giorno fa venne oscurato il canale “Basta Ditattura” considerato come possibile mezzo di comunicazione per alcune proteste No Green Pass. In quel frangente furono gli stessi gestori del social Network a decretarne la chiusura. Infatti, venne comunicato che tale canale non poteva essere visualizzato in quanto violava i Termini di Servizio di Telegram. I gestori hanno scritto in un massaggio: “Questo gruppo incita alla violenza contro i medici che si occupano di vaccinazioni. Hanno pubblicato i nomi di specifici medici chiedendone il linciaggio. Tutto questo è contrario alla politica di Telegram. Prima di bloccarlo avevamo avvisato i moderatori del canale di fermare queste violazioni ma non lo hanno fatto”.