Dalla fine dell’URSS, non erano mai stati così tesi i rapporti tra Mosca e Washington. Il conflitto russo-ucraino ha reso nuovamente critici i rapporti tra Usa e Russia, con l’ambasciatore russo in America che parla di guerra dietro l’angolo. Vediamo bene perché.
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Guerra Usa-Russia: un breve excursus
Il fattore scatenante di questa situazione è l’invasione russa dell’Ucraina. Il 24 febbraio scorso. Putin e la Russia attaccavano l’Ucraina. Una potenza militare contro uno stato, al confronto, disarmato. Un po’ come il conflitto tra Usa e Vietnam, Usa e Siria o Russia e Georgia del 2008. Questa volta, però, il conflitto colpisce un paese al confine con l’Unione Europea. Un paese vicino al mondo occidentale. Un paese che da sette anni richiede con insistenza di entrare nella Nato. Un paese che collabora con l’Unione Europea.
Un paese che si trova invaso e chiede aiuto. Era successo, in passato, anche durante la guerra del Vietnam. E anche lì un sostegno di materiali bellici arrivò, sia dall’Urss che da altri paesi, organizzazioni e partiti. Ma questa volta è palese: l’Occidente si è stretto attorno all’Ucraina. Anche dal mondo non atlantico. Complessivamente, Nato, Onu, Unione Europea, Giappone e Georgia sono apertamente a sostegno dell’Ucraina. Mandano rifornimenti umanitari, alimenti, beni di prima necessità, medicinali. Anche armi. A questo hanno fatto eco le uscite, a volte equivoche, del presidente statunitense Joe Biden.
Le organizzazioni internazionali politiche si sono in larga parte spese a favore dell’Ucraina. Ma non sempre in maniera compatta. Polemiche, infatti, l’altro ieri a Genova ad una riunione della Iusy (International Union of Socialist Youth), dove la delegazione dei giovani socialisti italiani ha lasciato i lavori a causa della solidarietà alla propaganda putiniana di un delegato bulgaro.
Dall’altro lato, la Russia si fa forte con il sostegno dei ceceni, della Bielorussia e alcuni paesi non riconosciuti. Ma questa solidarietà all’Ucraina dà ovviamente fastidio, oltre a rallentare un’invasione definita imperialista. Una potenza militare che si aspettava di affrontare al massimo qualche Molotov e qualche sassaiola, si ritrova ad aver a che fare con una popolazione e un esercito ben armato.
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Ambasciatore russo in Usa: le parole a Newsweek
Proprio l’invio di armi all’Ucraina rischia di essere la causa di un nuovo conflitto. Il fatto che l’Ucraina abbia avuto gli strumenti per resistere alla Federazione Russa non va proprio giù allo “zar” Putin. I suoi progetti erano di prendere l’Ucraina entro 96 ore. È passato più di un mese e mezzo, e ancora non ha conquistato questo nuovo “feudo”.
Proprio nelle ore in cui vertici UE e i paesi Nato si trovano in Ucraina per trattare la pace, un ambasciatore russo fa dichiarazioni pesanti. In un’intervista al giornale americano Newsweek, Anatoly Antonov si scaglia contro le forniture di armi e munizioni all’Ucraina dall’Occidente, che a suo dire sono la causa di “ulteriore spargimento di sangue“. Nei giorni in cui l’esercito russo attacca indistintamente militari e civili in Ucraina, e in cui milizie ucraine dimostrano particolare disumanità contro gli invasori, l’ambasciatore in Usa definisce “pericolose e provocatorie” le azioni a sostegno dell’Ucraina. Commentando questo scenario, il diplomatico afferma che questo clima molto probabilmente porterà a lungo andare “gli Stati Uniti e la Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto”.
