Esplode la contestazione a Milano: guerriglia urbana dopo la morte del 19enne inseguito dai Carabinieri

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Milano esplosione gas

Guerriglia Urbana a Milano, scene folli e tensione ai massimi livelli. Nella notte tra sabato e domenica un 19enne avrebbe dato il via a un inseguimento coi Carabinieri schiantandosi e perdendo la vita. Passate poco meno di 24 ore un gruppo composto da 100 giovani avrebbe iniziato ad accendere roghi e a lanciare petardi contro la Polizia

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Guerriglia Urbana Milano: esplode la rabbia dei giovani

GuerrigliaUna notte di follia in un quartiere periferico di Milano. Un nutrito gruppo di giovani si è organizzato durante la notte di Lunedì 25 settembre per protestare animatamente contro le Forze dell’Ordine. La protesta, tutt’ altro che pacifica, è stata messa in piedi nel quartiere di Corvetto. Tutto è nato per manifestare la rabbia dopo la morte di Ramy Elgami. Il ragazzo aveva solo 19 anni. Nella notte tra sabato 23 e domenica 24 novembre ha trovato la morte schiantandosi con il motorino durante un inseguimento dei Carabinieri.

Su quel motorino viaggiavano in due, il 19 era dietro mentre un 22enne guidava. A fare partire l’inseguimento sarebbe stato quest’ultimo non fermandosi allo stop delle Forze dell’Ordine

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I primi segnali del dissenso già nel pomeriggio di lunedì

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Guerriglia

Lo schianto e la morte di Ramy hanno profondamente scosso i ragazzi del posto che già dal pomeriggio di lunedì 25 novembre hanno iniziato a manifestare il loro sdegno spontaneamente proprio all’incrocio dove il giovane ha perso la vita. All’alba della guerriglia urbana scatenatasi di notte anche gli abitanti del quartiere sono scesi in piazza di fianco ai giovani appiccando incendi bruciando qualsiasi cosa trovassero per strada

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Ore 22:30: la calma prima della tempesta

Arrestato Matteo Messina Denaro, guerriglia
Foto dalla pagina Facebook ufficiale dell’Arma dei Carabinieri

Dopo i tafferugli del pomeriggio, sedati grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine, un manipolo composto da un centinaio di ragazzi si sarebbe iniziato a radunare intorno alle 22:30. Sono partiti cori e insulti contro gli agenti sul posto dal pomeriggio. Poco dopo la situazione sarebbe precipitata.  Sono stati svuotati per strada diversi estintori. Pericolosissimo anche il lancio di bottiglie contro gli Agenti.

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“Non condannate un innocente”

pulizia covid-19 calabria autodichiarazione, concorso cancellieri esperti decreto legge pasqua, riforma giustizia processo penale, processo clan mascitelli reddito cittadinanza, cina magistrato robot, polizia protesta pensioni, guerriglia Lo slogan dietro il quale si sono “nascosti” i manifestanti è tanto semplice quanto efficace. “Non condannate un innocente“. Il messaggio è chiaro. Un ragazzo è morto. La colpa viene addossata completamente alle Forze dell’Ordine. Tutto è degenerato ancora di più quando gli agenti hanno iniziato a sparare lacrimogeni contro i manifestanti.

Non sarebbe la prima volta che gli abitanti del quartiere Corvetto si scagliano con violenza contro le Istituzioni. Stiamo parlando di uno dei quartieri più complessi di Milano. Qui la rabbia sociale era già alle stelle prima della morte di Ramy