Imane Khelif denuncia Musk e JK Rowling dopo le loro dichiarazioni sull’app X denigratorie nei confronti della pugile che ha vinto l’oro durante le ultime Olimpiadi.
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Imane Khelif denuncia: la battaglia legale dopo la vittoria alle Olimpiadi
Pochi giorni dopo aver vinto l’oro alle Olimpiadi, Imane Khelif tramite il suo team dichiara che sarebbe passata a vie legali nei confronti di coloro che l’avevano attaccata sui social per la sua partecipazione nella competizione femminile di pugilato. In molti avevano cavalcato la notizia, falsa, che identificava la pugile come una persona trans che non avrebbe dovuto gareggiare. Tra i principali difensori di questa teoria il fondatore di Tesla, Elon Musk e la scrittrice J.K Rowling da tempo famosi per le loro dichiarazioni transfobiche. Entrambi sono stati denunciati per “molestie informatiche a causa del genere, insulto pubblico a causa del genere e provocazione pubblica alla discriminazione”.
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Imane Khelif denuncia: l’avvocato della pugile
In merito alla vicenda tra le dichiarazioni incriminanti ci sarebbero quelle della scrittrice britannica che dopo uno dei primi incontri della pugile commentava su X. “Abbiamo visto un maschio colpire una femmina”. Della stessa linea anche il commento di Musk che definendo Imane come un uomo dichiarava che “gli uomini non appartengono agli sport delle donne”. L’avvocato della pugile in una nota stampa ha dichiarato che un’indagine penale identificherà che ha contribuito sui social ad aumentare la campagna d’odio nei confronti della sua assistita.
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Imane Khelif denuncia: le scuse sul web
Tra quelli che hanno riportato la notizia falsa su Imane Khelif c’è anche chi ha ritrattato a fine Olimpiadi le proprie dichiarazioni. È il caso dell’attore italiano Michele Morrone che affida le sue scuse ad un post su Instagram. “Vorrei chiedere pubblicamente scusa a Imane Khelif per aver postato una storia in cui ho scritto che il suo match alle Olimpiadi contro l’italiana Angela Carini non fosse equo. Sono stato frettoloso a commentare senza prima informarmi”.
