Impagnatiello condannato ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, avvenuto a Senago nel 2023. La famiglia della vittima ha partecipato a un flash mob, esprimendo il proprio dolore. Chiara Tramontano ha lanciato un appello per l’educazione al rispetto verso le donne.
Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano, avvenuto il 27 maggio 2023 a Senago. La sentenza è stata emessa oggi, 25 novembre 2024, dalla Corte d’Assise di Milano, presieduta dalla giudice Antonella Bertoja. Impagnatiello, ex barman di 30 anni, ha ucciso Giulia con 37 coltellate. Giulia era incinta di sette mesi del piccolo Thiago. Impagnatiello è stato condannato per omicidio pluriaggravato, occultamento del cadavere e interruzione non consensuale di gravidanza. La corte ha riconosciuto le aggravanti della premeditazione, del vincolo affettivo e della crudeltà, ma non quella dei futili motivi. Oltre all’ergastolo, è stato disposto per l’imputato un isolamento diurno di tre mesi. Questo crimine ha scosso profondamente la comunità e la famiglia della vittima, che ha vissuto il processo con grande sofferenza e dolore. La condanna rappresenta una parziale giustizia per Giulia e il suo bambino.
Impagnatiello condannato ergastolo: la famiglia Tramontano
La famiglia di Giulia ha reagito con un abbraccio collettivo quando è stata letta la sentenza. Giovanni Cacciapuoti, avvocato della famiglia, ha sottolineato che la giustizia non restituisce ciò che è stato perso, affermando che “non è una vittoria”. La sorella di Giulia, Chiara Tramontano, ha dichiarato che “nessuna donna ha vinto”, sostenendo che la vera vittoria arriverà solo quando le donne si sentiranno sicure per strada. La famiglia ha partecipato a un flash mob, dove è stato esposto un manifesto dedicato a Giulia e al piccolo Thiago, con il messaggio “Mai più violenza”. Loredana Femiano, madre di Giulia, ha dichiarato che non hanno mai parlato di vendetta, sottolineando che la sua famiglia ha perso una figlia, un nipote e un futuro. Franco Tramontano, padre di Giulia, ha affermato che “non possiamo riavere quello che abbiamo perso”.
Chiara Tramontano ha lanciato un appello alle famiglie, esortando a educare i ragazzi al rispetto verso le donne. Ha sottolineato come la società debba intervenire per sostenere le donne che vorrebbero scappare dai loro aguzzini, ma non hanno le risorse economiche per farlo. Ha anche parlato dell’importanza dell’educazione sociale, che deve partire dalla famiglia. Il caso ha visto Impagnatiello confessare il delitto il 1° giugno 2023. L’uomo ha raccontato di aver ucciso Giulia con 37 coltellate, per poi nascondere il corpo in un anfratto. Ha tentato di darle fuoco due volte e ha cercato di depistare le indagini. L’autopsia ha confermato la brutalità del delitto, e le indagini hanno rivelato l’estrema crudeltà del suo comportamento. Il delitto, che ha scosso la comunità, rimarrà nella memoria collettiva come un tragico esempio di violenza di genere.