Incendi Sardegna: continua a bruciare la terra in Sardegna. L’incendio, scoppiato nell’Oristanese, si è trasformato in un enorme rogo che ha distrutto circa 20mile ettari di terreni insieme ad animali e fauna. Le persone sfollate sono circa 1500 tra i comuni limitrofi. La Regione ha dichiarato lo stato di emergenza.
Pesantissimo il bilancio del disastro accaduto in Sardegna. Qui la terra continua a bruciare dallo scorso sabato 24 luglio. Sono tante infatti le aziende agricole, i terreni e le case distrutte tra il Montiferru e la Planargia. Tantissimi sono invece gli animali morti durante l’incendi, 10 i comuni coinvolti dall’incendio e circa 1500 le persone sfollate. La macchina dei soccorsi è in azione ormai da giorni per domare le fiamme. L’incendio è partito da un bosco da Bonarcado in provincia di Oristano fino a dilagarsi poi nei paesi vicini. Il vento e le alte temperature hanno contribuito al dilagarsi dell’incendio. Al lavoro per domare le fiamme circa 7500 persone appartenenti al corpo dei Vigili del fuoco, Forestale, Protezione Civile, Carabinieri, Polizia di Stato e anche civili. Al lavoro anche 20 mezzi aerei di cui 7 canadair e 13 elicotteri. In arrivo anche 2 Canadair dalla Francia e 2 dalla Grecia.
Un disastro ambientale senza precedenti che ha distrutto terreni e case. L’incendio, appiccato dolosamente, ha causato una quantità di danni che è ancora difficile quantificare. Ieri la Regione Sardegna ha dichiarato lo stato di emergenza. Il governatore Christian Solinas ha chiesto al Governo un aiuto economico per riparare i danni provocati dal disastro. Intanto il Presidente Mario Draghi monitora costantemente la situazione e ha mostrato tutta la sua vicinanza alla Regione Sardegna.