Incendio ospedale è divampato nella giornata di ieri nel seminterrato della struttura ospedaliera. L’incendio ha distrutto la camera mortuaria, poi le cucine e infine il prima piano. 3 i morti accertati tra i pazienti.
Incendio ospedale: 3 deceduti a causa dell’incendio
Avendo colpito prima la camera mortuaria, l’incendio ha interessato prima il corpo di un paziente già deceduto per cause pregresse il cui corpo è stato interamente bruciato. Le altre 3 vittime sono invece anziani ricoverati nella struttura. Si accertano le cause del decesso delle vittime. Sembrerebbe che una delle vittime sarebbe deceduta per mancanza di ossigeno. L’autopsia sulle vittime accerterà la casa delle loro morte. I vigili del fuoco e gli agenti non confermano ancora che il decesso delle vittime sia interamente riconducibile alle fiamme e al fumo dell’incendio.
Incendio ospedale: il trasferimento degli altri pazienti
Mentre i vigili del fuoco domavano l’incendio, sono subito iniziate le evacuazioni dei pazienti della struttura. Sono circa 200 i pazienti che sono stati spostati dall’ospedale di Tivoli a quello di Roma.Ad aggiornare sulle manovre di trasferimento il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti. “La palestra comunale Maramotti è utilizzata come struttura di passaggio per i pazienti che qui attenderanno di essere trasferiti con ambulanza presso altre strutture ospedaliere”.
Incendio ospedale: le domande dei familiari delle vittime
Mentre si apre un fascicolo sull’incendio e le cause del decesso delle vittime non vengono ancora confermate, alcuni familiari dei pazienti deceduti rilasciano le prime dichiarazioni. “Vogliamo chiarezza sulle cause della morte di nostra madre. Ci hanno detto che è morta nel momento in cui è scoppiato l’incendio, ma non per il fumo. Lei aveva 84 anni e aveva un problema ai polmoni, era stata nuovamente ricoverata tre giorni fa al terzo piano. Ora la sua salma si trova nella cappella dell’ospedale perché non è stato possibile portarla nella camera mortuaria. Noi vogliamo la verità. Abbiamo appreso della sua morte da un notiziario locale”.