Incidente fabbrica Montemurlo, un comune a nord di Firenze. Una ragazza di soli ventidue anni è morta sul lavoro, abbandonando per sempre suo figlio, ancora troppo piccolo. La tragedia è avvenuta davanti alle sue colleghe, le quali non hanno potuto fare nulla per salvarle la vita. Il suo corpo, infatti, era rimasto incastrato in uno dei macchinari dell’industria tessile.
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Incidente fabbrica Montemurlo: ennesima morte sul lavoro
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Incidente fabbrica Montemurlo: il dolore della gente


L’incidente mortale che ha coinvolto Luana ha scosso l’intera popolazione di Montemurlo e dintorni. I suoi amici l’hanno descritta come una persona semplice e solare, una ragazza buona con tanta voglia di vivere. Era piena di sogni nel cassetto – desideri a cui ha dovuto improvvisamente rinunciare. In proposito si è espresso PierPaolo Bombardieri, segretario generale della UIL: “Morire ancora sul lavoro non è accettabile. Quasi ogni giorno un lavoratore si reca al lavoro e non fa più ritorno a casa. Certo poi ci sono le verifiche, le inchieste, le multe, i risarcimenti, ma la vita non si può risarcire o monetizzare. Dobbiamo riportare centrale il tema della sicurezza sul lavoro nelle aziende”.