Incidente L’Aquila omicidio stradale sarebbe l’accusa ai danni della mamma che aveva parcheggiato l’auto che si è poi schiantata nell’asilo nido. Il quesito di molti è: può la donna essere accusata di omicidio stradale anche se causato da un atto involontario? Lo abbiamo chiesto all’avvocato Giovanni Calabrese.
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La donna conducente dell’auto è stata ascoltata dagli inquirenti. “Me la sono vista passare avanti. Ho provato a fermare la macchina con le mani. Ma non ci sono riuscita. E ha colpito i bambini rompendo la recinzione. Mio figlio durante la corsa ha cercato di uscire dalla macchina sbattendo la testa dentro l’abitacolo.”. Gli inquirenti stanno ponendo al vaglio 3 ipotesi sul freno a mano:
- La donna potrebbe averlo accidentalmente inserito male;
- Il freno a mano ha subito un guasto disinserendosi da solo;
- Il figlio rimasto in macchina potrebbe averlo inavvertitamente disinserito.
Con queste ipotesi la donna potrebbe effettivamente rischiare una pena? Lo abbiamo chiesto all’avvocato Giovanni Calabrese.
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Incidente L’Aquila omicidio stradale: che pena rischia la donna


Anche se si è trattato di un evento involontario, la donna conducente dell’auto rischia un accusa penale per omicidio stradale? A spiegarcelo meglio per noi è stato l’avvocato Giovanni Calabrese.
“L’omicidio stradale è una forma di omicidio colposo; ne risponde chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. In relazione al caso di specie si parla del decesso di un bambino e del ferimento di altri due. Pertanto, potrebbe configurarsi un’imputazione sia per omicidio che per lesioni personali stradali. È evidente che, in questa fase iniziale, le Forze dell’Ordine sono impegnate nella ricostruzione della dinamica dell’evento sinistroso. E soltanto a seguito di apposite consulenze tecniche da parte della magistratura inquirente, sarà possibile chiarire tutti gli aspetti del caso. Trattandosi di due reati procedibili di ufficio, si apre inevitabilmente un’indagine ove, allo stato degli atti, risulterebbe essere indagata la donna conducente dell’autovettura”.
Per quanti riguarda una possibile pena l’avvocato Calabrese ci spiega che i parametri cambiano in base allo specifico episodio.
“In effetti, esistono diverse ipotesi di omicidio stradale in base alle quali si ha una variazione della pena edittale (cioè prevista dalla legge per un determinato reato). Per essere più precisi, nel caso di cui al comma 1 dell’articolo 589 bis del codice penale (omicidio con violazione delle norme stradali) è prevista la pena della reclusione da 2 a 7 anni.
Diversamente il comma successivo prevede delle aggravanti secondo le quali il predetto reato è commesso in presenza di uno stato di ubriachezza o di alterazione da stupefacenti, per le quali è prevista una pena che va dagli 8 ai 12 anni di reclusione. Stesso ragionamento avviene quando si fa riferimento all’accusa per lesioni personali stradali distinte in gravi e gravissime.”
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Incidente L’Aquila omicidio stradale involontario: il figlio di 12 anni rimasto in macchina
“Per quanto riguarda l’ulteriore ipotesi secondo cui il figlio di anni 12 abbia abbassato accidentalmente il freno a mano, lo stesso non sarebbe imputabile in un futuro procedimento penale.
In relazione alla posizione della madre, parrebbe che la donna abbia rappresentato all’autorità giudiziaria ampia disponibilità a chiarire i fatti oggetti di causa. Motivo per cui allo stato attuale, si ritengono insussistenti le esigenze cautelari che porterebbero all’arresto della donna ”.