In Inghilterra benzina razionata. È caos negli ultimi distributori rimasti aperti. La Brexit e il Covid hanno fatto sprofondare il paese in una grave crisi. Dopo la benzina, ora si teme la stessa sorte per i generi alimentari.
In Gran Bretagna è in atto da una settimana quella che sui social è stata battezzata come il Fuel Panic, il panico da carburante. Nel corso della scorsa settimana diversi distributori hanno annunciato la loro chiusura per mancanza di autocarri che trasportassero il carburante alle pompe di benzina. La notizia ha generato l’isteria tra gli automobilisti inglesi, che si sono riversati a fare il pieno. Da sabato mattina si sono registrate code smisurate nelle ultime autopompe rimaste aperte. Il Regno Unito si ritrova con una grave carenza di camionisti, soprattutto stranieri, che possano trasportare le quantità di benzina necessarie per rifornire il paese. Si tratta di uno dei primi effetti disastrosi della Brexit. Gli autotrasportatori europei hanno preferito ritornare al proprio paese a causa dell’aumento dei controlli burocratici nei confini inglesi. Risultato? Ben 100.000 autocarri in meno sono stati registrati in Inghilterra rispetto al 2019.
Inghilterra benzina: Boris pensa all’intervento dell’esercito
Inghilterra benzina
Il caos registrato nell’ultima settimana nei distributori inglesi ha portato Boris Johnson ad intervenire. Nonostante il primo ministro abbia cercato di rassicurare i suoi cittadini affermando che i distributori chiusi fossero una minoranza, l’isteria generale ha avuto la meglio. In diverse zone di Londra le code hanno intralciato la circolazione delle strade. Da diversi giorni nei distributori non è possibile più fare il pieno. Per ogni macchina infatti viene permessa l’erogazione di solo mezzo litro. Lunedì Boris ha avvertito i trasporti militari di “tenersi pronti.” Se la situazione dovesse peggiorare saranno loro a trasportare il carburante necessario alle pompe di rifornimento.“
Inghilterra, non solo benzina: la crisi nei supermercati
La mancanza di camionisti non ha congestionato solo il settore della benzina, ma l’intero ambito del trasporto merci. Nell’ultima settimana, in diversi supermercati sul territorio inglese sono stati registrati parecchi scaffali vuoti. La causa è duplice. Da un lato, come per il rifornimento di benzina, le persone prese dall’isteria hanno saccheggiato i supermercati più vicini. Dall’altro nei magazzini si registra una vera e propria penuria di alcuni prodotti. Il manager del principale gruppo vendita britannico ha dichiarato che si tratta di una situazione mai sperimentata prima. Alcune testate giornalistiche locali parlano di una vera “emergenza dei rifornimenti”, anche perché la crisi della benzina sta colpendo con un effetto domino tantissimi settori, dalle industrie casearie fino addirittura al calcio. Per ovviare al problema Boris ha concesso per il momento circa 10.000 visti temporanei per i lavoratori stranieri. I visti dureranno per i prossimi 3 mesi. La decisione è stata presa con l’obbiettivo di assicurare personale e rifornimenti per la spesa di Natale.