Inghilterra sesso cane e si registra con il cellulare condividendo il tutto in rete. La vicenda, che è accaduta in Inghilterra, ha come protagonista un uomo di 56 anni che è stato condannato e dovrà restare in carcere per nove mesi. Il 56enne, fa sapere il tribunale, non è stato condannato solo per il suo interesse malsano per la bestialità, ma anche per una serie di foto pedopornografiche che sono ritrovate sul suo smartphone. Foto che, sempre come riporta il tribunale, ritraggono ragazzine di età ricompresa tra i 13 e i 15 anni.
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Inghilterra sesso cane: la vicenda
Come è stato ampiamente raccontato, quindi, la vicenda è avvenuta in Inghilterra e ha come protagonista un uomo di mezz’età del Galles. A indirizzare la polizia sulle tracce del 56enne è stata la NCA (National Crime Agency). Secondo quanto ha potuto ricostruire la procura, l’imputato si faceva chiamare in rete come “Taffy Dean”. In alcune delle chat che l’uomo avrebbe intrapreso è stato incoraggiato a filmarsi mentre violentava il proprio cane. L’uomo non si sarebbe tirato indietro rispetto a questa richiesta e, dopo aver consumato e registrato l’atto, ha girato il video in rete.
Tuttavia, pare che questa non sia l’unico elemento che abbia portato la corte ad emettere tale condanna.
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Inghilterra sesso cane: un altro elemento agghiacciante
Nel corso delle indagini condotti dalla procura sarebbero emersi altri agghiaccianti particolari; pare, infatti, che nello smartphone dell’uomo fossero presenti delle foto pedopornografiche.
Foto che ritraevano delle ragazzine di età ricompresa tra i 13 e i 15 anni. Il 56enne davanti alla corte del tribunale del Galles si è dichiarato colpevole per il possesso di immagini pedopornografiche, di un’immagine pornografica estrema e per lo stupro del proprio cane. Il video estremo di cui si parla pare che sia quello che ritrae delle donne che compivano atti sessuali con cavalli e cani.
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Il tentativo del suo avvocato
Nonostante la confessione fatta dal 56enne, l’avvocato dell’uomo ha cercato in tutti i modi di risparmiare la condanna al suo assistito. Infatti, come riporta il Daily Mail, pare che il legale abbia chiesto al giudice di sospendere la sentenza, adducendo come motivazione che mr. Dean non ha più il suo cane. Il giudice, però ha rigettato la richiesta affermando:
“Gli scambi su Facebook sono stati alcuni degli scritti più disgustosi di cui abbia mai dovuto leggere e affrontare”.
