L’inquinamento da plastica: come si può combattere?

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inquinamento da Plastica

Inquinamento da plastica: questo è il nome dell’emergenza ambientale del 2018. La Comunità europea in questi mesi sta varando una norma, proposta dalla europarlamentare Frédérique Ries, utile a salvare il mare, bandendo l’uso di alcune tipologie di prodotti in plastica, tra cui il monouso, ritenute dannose per le specie marine e per le persone. (Leggi anche: l’Europa ha deciso lo stop alla plastica monouso)

Inquinamento da plastica: azioni del Ministero dell’Ambiente

L'inquinamento da plasticaL’inquinamento da plastica è stato affrontato in Italia dall’attuale Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Generale dei Carabinieri e del Corpo Forestale, ha combattuto per anni il fenomeno della terra dei fuochi. Il Ministro ha da subito appoggiato la causa, anticipando i tempi. Sono stati banditi prodotti come i cotton fioc non riciclabili, dal primo gennaio 2019, e dal primo gennaio 2020 toccherà a tutti i prodotti monouso. Il Ministro ha già proposto al Consiglio dell’Ambiente di Lussemburgo di vietare l’uso delle bottiglie di plastica negli edifici pubblici.

Proprio in merito alle bottiglie di plastica, l’Italia è il Paese che consuma più acqua in bottiglia in Europa e il secondo nel mondo dopo il Messico.

L’acqua in bottiglia è un’anomalia tutta italiana, alimentata dai bassi costi. Un business che si aggira intorno ai 10 miliardi di euro all’anno. Questo corrisponde a un fatturato di 2,8 miliardi per le sole aziende che imbottigliano.

Inquinamento da plastica: le buone pratiche

plastica monouso italia inquinamentoIl Ministero, per sensibilizzare i cittadini sul problema dell’inquinamento marino da plastica, ha lanciato una campagna di comunicazione chiamata “Io sono ambiente”, atta a sensibilizzare ogni singolo cittadino. Ciascuno di noi può fare qualcosa: basta non utilizzare piatti di plastica, posate di plastica, bicchieri di plastica, cannucce di plastica, cioè la plastica usa e getta.

Leggi anche: L’inquinamento da plastica è un’emergenza gravissima. Ma l’Italia sa come combatterlo

La situazione a Pomigliano d’Arco

Sul territorio di Pomigliano d’Arco sono state intraprese numerose campagne di sensibilizzazione sulla differenziata:

  • Dal 2013 sono stati organizzati dei centri di raccolta itineranti (CRI), piccole isole ecologiche dislocate in diversi punti del territorio;
  • Dal 2014 è stato creato il centro di raccolta CER (Isola Ecologica), in via Gorizia;
  • Dal 2015 sono state inaugurate le Case dell’Acqua. Sono strutture che erogano acqua liscia e frizzante refrigerata, per ridurre l’uso e lo smaltimento delle bottiglie di plastica. Le principali sono in Via Grosseto (angolo Via Sandro Pertini), al Parco delle Acque in Via Dei Serpi e in P.zza XXV Aprile.
  • Per l’anno 2019, l’amministrazione ha introdotto due novità. La prima è la nuova modalità di consegna dei sacchetti:

plastica monouso inquinamento

Si ritireranno sacchetti per 4 mesi, in questa quantità:

  • 50 sacchetti per l’organico;
  • 16 sacchetti per il multimateriale;
  • 16 sacchetti in carta per carta e cartone.

La carta va con la carta

Dal 02 gennaio l’ENAM ha iniziato a consegnare, in via sperimentale, sacchetti in carta per la raccolta di carta e cartone. Per il conferimento di carta e cartone bisognerà utilizzare il sacchetto in dotazione oppure un qualsiasi contenitore in carta che si ha in casa.