Inquinamento Auto STOP, converti la tua vecchia Auto in Auto Elettrica

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Inquinamento Auto STOP

Nella rubrica “AmbientiAMOci” abbiamo deciso di trattare gli aspetti ambientali della nostra città. Nello scorso numero, avevamo inserito nelle “Buone pratiche del cittadino”, la possibilità di ridurre l’inquinamento atmosferico mediante l’acquisto di macchine ibride o elettriche. Come abbiamo già visto, le emissioni dei gas di scarico delle automobili, oltre a contribuire al riscaldamento del Pianeta, aumentano la percentuale nell’aria del cosiddetto microparticolato denominato PM2.5 e PM10 ().

Inquinamento Auto STOP: Accordo di Parigi sul clima

Panoramica mondiale e italiana

Inquinamento Auto STOPL’accordo di Parigi sul clima, sottoscritto da 196 Paesi nel dicembre 2015, stabilisce la fine della vendita di automobili a benzina o diesel. Per l’attuazione dell’accordo, ogni paese ha fornito una data entro cui eliminare la vendita delle vecchie auto. L’obiettivo è raggiungere nel 2050 le zero emissioni. L’Italia, in questo contesto, ha posto come obiettivo il divieto di auto a benzina e diesel entro il 2040, anche se non è stato definito un programma chiaro per il suo raggiungimento. Nel frattempo, dal 26 gennaio 2016 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale 219/2015: Regolamento per il sistema di riqualificazione elettrica destinato a equipaggiare autovetture M e N1.

Inquinamento Auto STOP: Decreto Ministeriale 219/2015

Come riqualificare le proprie auto

Il Decreto stabilisce regole certe per eseguire e omologare la trasformazione di un’auto a combustione di tipo M (veicoli a motore destinati al trasporto di almeno 4 persone) e N1 (veicoli destinati a trasporto merci aventi massa non superiore a 3.5t) in un’auto elettrica, tramite un Kit Retrofit.

Come funziona la trasformazione in auto elettrica?

Inquinamento Auto STOPInvece che comprare una nuova auto elettrica, si può eseguire la sostituzione del motore termico con uno elettrico, il serbatoio della benzina o del gasolio con un pacco batterie, il condizionatore a gas con uno a pompa di calore, si procede all’installazione della presa per la ricarica e il gioco è fatto. L’auto conserva la catena cinematica originale (cambio, differenziale e semiasse), tutti i sistemi di sicurezza e quelli di bordo (ABS, EPS ecc). Secondo il Decreto, per superare l’omologazione, è necessaria l’installazione di un Kit Retrofit.

Cos’è e come funziona il Kit Retrofit?

Il Kit Retrofit omologato secondo le direttive del MISE deve essere costituito da:

  • Motore elettrico;
  • Pacco Batterie;
  • Interfaccia rete per successiva ricarica.

Deve lasciare inalterate le caratteristiche di sicurezza e prestazione del velivolo, deve essere omologato e dotato di schema di montaggio adeguato. Infine l’installatore deve effettuare l’aggiornamento della carta di circolazione del mezzo presso la Motorizzazione.

Vantaggi e Svantaggi della trasformazione

I vantaggi per cittadini e le imprese nel riqualificare i veicoli a benzina o a gasolio in veicoli elettrici sono molteplici:

  • Costo Medio di Ricarica: 2€;
  • Autonomia fino a 400 Km con una carica;
  • Basso Impatto Ambientale;
  • Riduzione dei costi di gestione e aumento del ciclo di vita;
  • Libera circolazione in zona ZTL;
  • Esenzione Bollo Auto per 5 anni;
  • 50% di sconto sul prezzo della polizza assicurativa;
  • Ricarica con: normale presa domestica o colonnine di ricarica;
  • Tempi: 240 min. con presa domestica, 40 min. con colonnina fast recharge.

Gli unici svantaggi a oggi:

  • Costo della trasformazione che si aggira tra i 5 mila e 15 mila euro, in base al modello di macchina;
  • Numero limitato di aziende italiane accreditate al Ministero;
  • Numero colonnine di Ricarica ancora non sufficienti.

Dove è possibile fare la trasformazione?

La prima azienda in Italia è la Newtron, con sede a Roma e non solo, partner della rete Mobility r-evolution, (rete di aziende italiane accreditate dal MISE) che ha un accordo con la società Evbility, che crea le colonnine di ricarica per le auto elettriche.

Inquinamento Auto STOP: a Pomigliano d’Arco l’elettricità si muove

Inquinamento Auto STOPPare che l’Amministrazione Comunale di Pomigliano d’Arco inizi a muoversi anche in questa direzione, come da  Delibera di G.C. n. 17 del 09/02/2017 per l’adeguamento al “Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica (PNIRE)”. Si sta infatti cercando di individuare operatori economici che abbiano interesse a provvedere, a propria cura e spese, all’acquisto, installazione, gestione e manutenzione di almeno n. 5 colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

L’ubicazione delle colonnine è stata individuata in via preliminare in questi luoghi:

  • Parcheggio pubblico di via Trento;
  • Parcheggio pubblico di via Trieste/Villa comunale;
  • Parcheggio pubblico di via Leopardi;
  • Parcheggio pubblico Ex Stazione Vesuviana;
  • Lungo l’asse stradale di via Mazzini;
  • Lungo l’asse stradale di via Nazionale delle Puglie/via Roma.

Lo scorso 11 settembre invece, è stata avviata la consultazione telefonica sul quesito “Orari targhe alterne”, attraverso la piattaforma “Sindaci in Contatto 2.0”, per richiedere un parere sulla questione. Il Sindaco Raffaele Russo ha però, in data 24 settembre, fatto partire l’ordinanza ed è partita la rivolta tra i cittadini, i commercianti contro l’amministrazione. Non resta che attendere ulteriori sviluppi!