Insegnante stupra 13 ragazzine – La vicenda è accaduta in una scuola islamica in Indonesia. Qui un professore dell’istituto Herry Wirawan, 36 anni, avrebbe abusato sessualmente di 13 ragazzine, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, e messo incinte otto delle sue vittime. Arrestato, l’uomo è stato processato e lo scorso febbraio la corte aveva emanato la propria sentenza: “fine pena mai”. Tuttavia, l’accusa, che durante le fasi processuali aveva chiesto la pena capitale, ha presentato ricorso. Ricorso che è stato poi accolto e ha commutato l’ergastolo in pena di morte. Herry Wirawan davanti al giudice aveva chiesto clemenza: “Voglio crescere i miei figli”.
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Insegnante stupra 13 ragazzine: la vicenda
Il 36enne è stato arrestato lo scorso maggio a seguito di una denuncia da parte dei genitori di una delle vittime. Quest’ultima avrebbe confessato ai genitori lo stupro solo dopo aver partorito.
Nel febbraio ’22, quindi, era arrivata la prima condanna da parte della Alta Corte indonesiana e si era espressa con sentenza di “fine pena mai”. Condanna, quest’ultima, che non è stata gradita dalla pubblica accusa che ha presentato ricorso ed ha ottenuto la commutazione della sentenza; da ergastolo si è passati alla pena capitale. L’avvocato del Wirawan non ha voluto commentare la decisione dell’Alta Corte, ma si è riservato il diritto di decide in merito all’appello solo dopo aver visionato la sentenza nella sua interezza.
Infine, il Daily Mail racconta che l’insegnante è arrivato in tribunale in manette e che ha tenuto lo sguardo basso mentre i giudici lo condannavano.
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Il commento delle vittime
“Questa ferita non sarà mai guarita finché vivremo, forse fino a quando non moriremo. Il dolore che proviamo è indescrivibile. Non ci sentiamo ascoltati. Se la sentenza è indulgente come questa, ci saranno più insegnanti islamici che abuseranno dei bambini”, ha aggiunto.
Dedeh Marlina, una casalinga di 42 anni che vive vicino alla scuola dove Herry insegnava, si è detta di essere sollevata dal fatto che il colpevole sia stato fermato, ma che il danno era stato fatto.
“So che la maggior parte di loro proveniva da famiglie povere in aree remote. Sfortunatamente ora stanno portando il peso di ciò che è accaduto“, ha detto.