Suggerire alcuni libri sull’intelligenza artificiale non è un’impresa facile. Non solo perchè negli ultimi anni le librerie si sono letteralmente saturate di libri divulgativi sul tema (in passato prerogativa degli studiosi universitari), ma anche e soprattutto perchè il tema può essere affrontato da un’infinità di prospettive.
L’intelligenza artificiale, infatti, è una disciplina relativamente recente (ma che di certo precede la nascita dei calcolatori elettronici) e che mutua aspetti da moltissime aree dello scibile umano: si va dalla matematica alla logica, dall’etica alla filosofia, dalla fisica alla biologia.
Ciascuno di questi aspetti apre le porte a riflessioni, studi, ricerche e stimoli anche molto distanti tra loro, garantendo un contributo unico – ma allo stesso indispensabile e complementare – alla materia. Ecco dunque che il matematico si soffermerà di più sugli aspetti logici, numerici e probabilistici, mentre l’esperto in scienze dell’informazione cercherà di sviluppare algoritmi più veloci ed efficienti a parità di risorse impiegate. Il medico o il biologo, infine, sarà portato ad affrontare la materia da un punto di vista “umano”, delineando le caratteristiche (e le basi biologiche e funzionali) dell’intelligenza umana, così che questa possa far da modello per eventuali, future forme artificiali.
Non esiste, dunque, un approccio migliore o più completo: ciascuna visione contribuisce a restituire una visione di insieme particolarmente complessa, i cui contorni sono ancora mal definiti. Come se non bastasse, la continua ricerca di risposte non fa altro che aprire altre questioni, rendendo l’intelligenza artificiale una materia mutevole e proteiforme, destinata ad assumere, nell’immediato futuro, dimensioni e proporzioni sempre più grandi, con limiti ancor meno definiti. Visto che siamo alle soglie dell’estate, comunque, proviamo a suggerire alcune letture da portarsi sotto l’ombrellone.
Intelligenza artificiale. Un approccio moderno
Nel libro “Intelligenza artificiale. Un approccio moderno” (Ed. Mylab) gli autori Stuart J. Russell e Peter Norving presentano, sotto forma di un vero e proprio manuale, i fondamenti teorico-pratici dell’intelligenza artificiale. Il testo, senza trascurare gli sviluppi tecnologici più recenti, viene incontro tanto ai curiosi quanto agli addetti ai lavori, diventando un vero e proprio punto di riferimento anche per chi desidera mettere a punto un percorso accademico. Nel libro vengono fatti estesi riferimenti al machine learning, ovvero all’apprendimento automatizzato di nuove capacità. Quale nota collaterale il libro, per mezzo del codice fornito, permette l’accesso a MyLab, una piattaforma digitale online per chi vuole verificare i progressi durante lo studio.
IntelligentIA
Nel libro “intelligentIA” (Lekton Edizioni) l’autore Davide Borghetti (medico neurologo) utilizza un approccio particolarmente umano alle questioni etiche, filosofiche e biologiche inerenti l’intelligenza artificiale. Il percorso parte dalla mera definizione di intelligenza (elemento che meriterebbe, di per sè, un trattato a parte) sino a raggiungere le più intricate questioni esistenziali: cosa è la coscienza? Le macchine saranno mai in grado di provare sentimenti?
L’autore effettua numerosi collegamenti tra l’intelligenza umana (naturale, biologica) e artificiale, ponendo l’accento su analogie e differenze – strutturali, ma non solo – tra le due forme.
Il linguaggio, semplice ma mai approssimativo, consente una lettura agevole anche a chi si approccia per la prima volta alla tematica.
Nè intelligente nè artificiale. Il lato oscuro dell’IA
Kate Crawford, autrice di “Nè intelligente nè artificiale. Il lato oscuro dell’IA” (in Italia edito da Il Mulino), affronta con determinazione gli aspetti materiali, oscuri ai più, dell’intelligenza artificiale. Quando ci affidiamo agli algoritmi di google, o chiediamo informazioni a Siri, difficilmente facciamo caso a tutto ciò che vi si nasconde dietro. L’esistenza di queste forme di intelligenza, solo in apparenza leggere e immateriali, è garantita da una immensa rete di infrastrutture create dall’uomo: innumerevoli server e computer che sottraggono risorse all’ambiente, restituendo calore, ma anche centinaia di migliaia di chilometri di cavi (anche in fondo al mare!) e un continuo flusso di onde elettromagnetiche che attraversano l’aria. Andando ancor più a monte, l’esistenza di queste forme di intelligenza dipende dall’incessante attività delle industrie minerarie, energetiche, logistiche e tecnologiche. Anche in questo caso, proprio come in intelligentIA, ci troviamo di fronte ad un approccio “misto” che sicuramente interesserà tanto i curiosi quanto gli operatori del settore e gli studenti.
Che libro scegliere?
Non esistono, ovviamente, una scelta giusta e una sbagliata. Tutto dipende dalle necessità del lettore e dalle risposte che sta cercando. Gli studenti universitari troveranno, in queste letture, degli spunti di riflessione per integrare l’apprendimento di questa particolare disciplina. Il libro “Intelligenza artificiale. Un approccio moderno” rappresenta per loro una valida scelta, considerata peraltro la possibilità di accedere al portale online per effettuare un’autovalutazione dell’apprendimento,
Anche i semplici curiosi e appassionati della materia, tuttavia, troveranno indubbiamente significativi stimoli: il consiglio è ovviamente quello di cercare di porsi delle domande, e di scegliere il libro di conseguenza. Per chi è più interessato agli aspetti tecnologici e industriali, oltre che il loro impatto relativo sull’ambiente, la scelta più valida è rappresentato dall’opera di Kate Crawford. Per chi invece apprezza (o teme!) di più gli aspetti etici, umani e filosofici, intelligentIA di Boghetti rappresenta un testo omnicomprensivo e caratterizzato da un approccio organico, anche alla luce della sempre più stretta interazione tra medicina e intelligenza artificiale.