Lockdown Ricciardi non ha dubbi. Per il consigliere del Ministro della Salute, Walter Ricciardi, un lockdown totale è l’unica soluzione ora. Non è il solo a pensarlo, anche il virologo Crisanti è dello stesso avviso. Il virologo infatti suggerisce una chiusura come accadde a Codogno.
Lockdown Ricciardi: “Chiusura totale per 2-3-4 settimane”
Ricciardi rende nota la sua linea rigida in una recente intervista. Secondo le sue dichiarazioni questa è una linea d’azione sostenuta anche dal ministro Speranza. “Credo che il ministro della Salute Roberto Speranza sia convinto di questa nuova fase, spero che il presidente del Consiglio Draghi recepisca e che il governo appoggi, ma dipende dal governo.” Le dichiarazioni di Ricciardi fanno alludere anche al poco coraggio mostrato dal governo precedente per una linea d’azione così dura. “Il precedente presidente del Consiglio e alcuni ministri non erano d’accordo sull’adozione di misure così forti.” Un timore che per Ricciardi avrebbe causato “decine di migliaia di morti” durante la seconda ondata.
L’ipotesi di un nuovo lockdown duro non è appoggiata solo da Ricciardi. Anche diversi virologi sono dello stesso avviso. Tra loro c’è il dottor Crisanti che ritiene come certe misure dovevano già essere state prese a dicembre. “Ormai siamo nei guai. Lockdown come a Codogno, le zone rosse non bastano.” A preoccupare è l’arrivo delle varianti anche in Italia, in particolare di quella inglese. Una chiusura ora sarebbe l’unica arma preventiva possibile. Sarebbe una decisione che già altri paesi hanno adottato. Come ricorda il virologo infatti: “Gli altri Paesi Ue chiudono, noi pensiamo a sciare e a mangiar fuori.” A sostenere la stessa necessità di chiusura è anche Giorgio Palù, il virologo e presidente dell’agenzia italiana del farmaco (Aifa). Palù ha spinto a ritardare le riaperture, asserendo come servano ancora alcuni mesi di pazienza. “Bisogna spingere sulle vaccinazioni e rinunciare per qualche altra settimana a tentazioni di riaperture.”