Fino al 23 febbraio 2020, il Palazzo delle Arti di Napoli ospita una straordinaria mostra dedicata a Joan MirĂ². Sono 80 le opere del celebre pittore catalano, maestro del surrealismo. “Joan MirĂ³. Il linguaggio dei segni” è un evento promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, con il supporto del Ministero della Cultura portoghese, il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo in Italia e organizzata dalla Fondazione Serralves di Porto con C.O.R. Creare Organizzare Realizzare.
Ti consigliamo come approfondimento – Andy Warhol conquista Napoli: in mostra oltre 200 opere alla Pietrasanta
Joan MirĂ² e il linguaggio dei segni
L’opera non è piĂ¹ un quadro fedele del mondo circostante, ma una personalissima interpretazione in cui il segno è l’unico protagonista. Lo studio si concentra sulla figura semplice, in rapporto allo sfondo, attraverso la pittura, il disegno, la scultura, la ceramica, l’arazzo e l’incisione. Joan MirĂ² crea un nuovo linguaggio “visivo”. La mostra ripercorre le tappe di questo cammino, dando al visitatore una nuova chiave di lettura.
Oltre alle opere, un filmato e diverse foto mostrano al pubblico l’artista immerso nel suo attimo creativo. Allo studio segue la realizzazione materiale dell’opera, nella quale Joan MirĂ² non si risparmia. Occupa lo spazio della sua opera e si sporca le mani di colore. Le sue opere non rappresentano, quindi, un depauperamento della realtĂ . Ne sono invece l’espressione piĂ¹ primordiale, immediata, semplice e personale che l’uomo possa dare.
Ti consigliamo come approfondimento – Napoli Beerfest: a Castel dell’Ovo il primo festival della birra artigianale
Il segno protagonista dello spazio
L’estro di Joan MirĂ² si esprime anche attraverso il collage. Sebbene non sia una sua tecnica esclusiva, attraverso l’assemblaggio di frammenti di carta o altri materiali, dĂ vita a evocative immagini che hanno come oggetto soprattutto la sensualitĂ e l’ardore della sua terra.
Arazzi, fibre e tessuti si piegano al volere dell’artista e alla sua esigenza espressiva. Addirittura vecchi sacchi di zucchero e farina sono utilizzati come sfondo. Inoltre MirĂ² aggredisce la tela tagliandola, colorandola e bruciandola. Tele Bruciate è il compimento di un lavoro di analisi e rielaborazione del mondo circostante che non conosce eguali.
Ti consigliamo come approfondimento – Napoli da record: il capoluogo campano è la cittĂ piĂ¹ dolce d’Italia!
Joan MirĂ², il linguaggio dei segni: informazioni utili
- Intero 12€;
- Ridotto 8€ (per ragazzi con meno di 26 anni, over 65, dipendenti del Comune di Napoli, titolari Carta PiĂ¹ e Carta MultiPiĂ¹ laFeltrinelli, CRAL Regione Campania, gruppi e giornalisti);
- Ridotto bambini (6-14 anni) e scuole 5€;
- Ingresso gratuito per bambini sotto i 6 anni, persone diversamente abili con un accompagnatore, guide turistiche e giornalisti accreditati;
- Speciale lunedì universitario 6€ (gli studenti dovranno esibire il tesserino universitario e un documento di identità ).