Kabul cade in mano ai talebani. Partito il volo di rimpatrio degli italiani

0
1610
kabul italiani
Dall'account YouTube di AlJazeera Channel

Kabul italiani rimpatriati con il volo della Farnesina dopo che la capitale afghana è caduta nelle mani dei talebani questa notte. Il volo di rimpatrio dovrebbe atterrare nelle prime ore del pomeriggio nell’aeroporto di Fiumicino. Intanto da Kabul gli aggiornamenti parlano di una città nel caos con aeroporti e autostrade prese d’assalto per scappare. 

Ti suggeriamo come approfondimento – Afghanistan: talebani a 50km da Kabul. Di Maio ritira l’Ambasciata!

Kabul italiani evacuati nella notte

di Maio Dubai, Kabul italiani
Dalla pagina Facebook di Luigi Di Maio

Dopo il ritiro delle truppe americane e la fuga del presidente afgano Ashraf Ghani, l’arrivo e la presa di potere dei talebani è stata inevitabile. Nella notte sono state evacuate le diverse ambasciate e i diplomatici, insieme a migliaia di cittadini afghani si sono riversato nell’aeroporto in cerca di un volo. Come annunciato nei gironi scorsi dal ministro Di Maio, un primo volo dell’areonautica militare ha imbarcato i primi diplomatici italiani, ma anche circa una ventina di afghani in fuga. Il volo ha effettuato uno scalo tecnico in Pakistan ed è attesa all’aeroporto di Fiumicino nel pomeriggio. Secondo le dichiarazioni del ministro Di Maio sul volo ci sono “circa un centinaio di persone. Non solo il personale diplomatico dell’Ambasciata e dell’Agenzia per la cooperazione e lo sviluppo. Ma anche nostri connazionali che erano in Afghanistan e che hanno risposto alla chiamata della Farnesina per ritornare in Italia.”

Ti suggeriamo come approfondimento – Gino Strada è morto: addio al fondatore di Emergency. Aveva 73 anni.

Kabul: il grido di aiuto di chi non è riuscito a scappare 

kabul italiani Intanto i talebani hanno preso il controllo del palazzo presidenziale e annunciato la nascita dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan. I talebani hanno affermato che la loro presa di potere è avvenuta in “maniera pacifica” e “senza scontri a fuoco”. La immagini e le testimonianze di queste ore descrivono in realtà una situazione diversa. Diverse onlus e associazioni no-profit presenti sul posto denunciano situazioni allarmanti. Tra queste la Fondazione Pangea Onlus nata per difendere i diritti delle donne, che su Instagram scrive. “Siamo in stretto contatto con le ragazze afghane dell’ufficio di Pangea. Siamo preoccupati perché sappiamo che le nostre colleghe sono in pericolo e rischiano la vita per essersi impegnate con coraggio per i diritti delle donne e delle bambine.”