Proseguono le ricerche per trovare la piccola Kata, la bambina di 5 anni di cui non si sa più nulla da sabato 10 giugno. Nelle indagini degli inquirenti spunta una nuova pista: la piccola sarebbe stata portata via da un uomo. A riferirlo è stato il padre di una bambina di 3 anni, che gli avrebbe riferito di aver assistito al rapimento.
Si apprende anche che il padre della piccola è stato scarcerato per consentirgli di stare vicino alla famiglia.
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Kata bimba scomparsa: proseguono le indagini
Si continua a cercare.
Nella giornata di ieri vi è stata un’accelerazione nelle ricerche; infatti, oltre trenta carabinieri hanno perquisito l’edificio confinante con l’hotel Astor. Tale decisione arriva dopo che i pm hanno ascoltato il fratellino della piccola Kata e lo zio. Gli inquirenti non si son limitati ad ascoltare solo i sopracitati, ma hanno anche sentito tutti gli occupanti abusivi che vivono dentro l’hotel. A seguito di queste testimonianze, è scattata la maxioperazione: una colonna di volanti dei carabinieri sono arrivate sul luogo della scomparsa e hanno dato inizio a delle verifiche nello stabile confinante e nell’ex hotel. Tuttavia, quest’operazione non ha fornito alcun dettaglio che possa aiutare le indagini.
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Kata bimba scomparsa: la pista del racket
Gli inquirenti lo hanno ribadito più volte: “Nessuna pista è da ritenersi esclusa”. Tuttavia, tra le varie (piste) al vaglio degli inquirenti quella privilegiata per la scomparsa della bambina di 5 anni è quella del racket degli affitti nell’ex albergo Astor. Secondo quanto riscostruito dagli inquirenti finora, il racket vedrebbe coinvolti tre distinti gruppi, due dei quali costituiti da cittadini di origine peruviana, l’altro di romeni. Dentro l’ex hotel gli affitti delle camere oscillerebbero dagli 800 ai 1.500 euro.
L’altra pista al vaglio degli inquirenti, però residuale, è quella legata alla pedofilia.
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Kata bimba scomparsa: dimessa la madre
La donna ha scritto anche un post per la figlia su Facebook:
“Principessa mia, solo dio sa come mi sento. Starò bene, perdonami se per un istante ho pensato di arrendermi e perdere la speranza. Però adesso sono più forte e non mi riposerò fino a quando non ti troverò. Le persone che mi stanno vicino sanno come mi sento. Non devo dimostrare niente a nessuno. Siete liberi di pensarla come volete. Prima credevo e dicevo che in qualsiasi caso se fosse successo a me avrei fatto di tutto, però quando arriva il tuo turno (e spero non succeda mai) saprai cosa significa rimanere sotto shock. Tutto questo mi sembra irreale, mai avrei pensato che la mia bambina mi venisse strappata via dalle braccia, i miei amici sanno ciò che sto passando e non mi arrenderò finché non ti troverò. Grazie a Dio mi sto rialzando, sai quanto mi manchi amore mio. Ti amo con tutta la mia anima. Tenetevi i vostri commenti mal intenzionati per favore. In questo momento ciò che mi serve è il vostro appoggio o almeno condividete questo messaggio”.