Kharkiv guerra, il conflitto si sposta in un’altra città dell’Ucraina. La giornata di oggi lo dimostra, purtroppo, a suon di bombe e di missili. Le forze militari russe sono giunte in piazza dell’Indipendenza, nel centro di Kharkiv. Qui sono state piazzate una serie di bombe che hanno portato al crollo del palazzo del Governo regionale. Nel frattempo sono seguiti bombardamenti aerei e lanci di missili che hanno distrutto altri edifici cittadini. Traquesti una curia. All’interno vi erano quaranta civili rifugiati, miracolosamente rimasti illesi.
Kharkiv guerra: l’assalto al palazzo del Governo regionale
Troppo vicina al confine russo, la città di Kharkiv, per restare estranea al conflitto. Così l’Ucraina ha visto sotto assedio un’altra città rispetto a Kiev. L’attacco è stato violento e contornato di bomba aeree e terrene. L’attacco principale però aveva un solo obbiettivo: la sede del governo regionale. Così i soldati russi si sono recati al centro della piazza dell’Indipendenza, nota anche come piazza della Libertà. Qui hanno messo in atto i presupposti per una violenta esplosione che ha portato al crollo del palazzo governativo. L’obbiettivo era uccidere l’amministrazione regionale che quest’ultimo ospitava. Poiché a quest’ultimi è affidata la guida della difesa cittadina. L’onda d’urto ha poi ferito altre sei persone, tra cui un bambino. I bombardamenti però non sono terminati qui.
Tra le tante bombe sganciate sopra la città di Kharkiv, anche una Curia è stata colpita. Anche la Chiesa dunque diventa vittima, materiale, di questa folle guerra. La testimonianza arriva da Sir Don Gregorio Semenkov, cancelliere della diocesi cattolica latina di Kharkiv e parroco della cattedrale. “Un inferno” solo le parole che meglio riassumono il suo racconto. Una bomba che si abbatte sulla curia distruggendola in gran parte. Al suo interno si trovavano quaranta civili, fortunatamente però rimasti illesi. Rimane comunque lo stupore, davanti a quei bombardamenti, negli occhi del parroco. Che forse, tra le sue tante preghiere, mai si sarebbe aspettato di dover pregare per un simile evento. Una guerra che ormai non pare risparmiare più nessuno.
Kharkiv guerra: la testimonianza di Sir Don Gregorio Semenkov
Una curia bombardata, persone che fuggono da attacchi missilistici, soldati e carrarmati che invadono le strade. Dalle parole di Sir Don Gregorio Semenkov si evince molto della guerra e di ciò che vive il popolo ucraino da giorni. Quando le parole di un uomo di fede utilizzano il termine “inferno” per descrivere la situazione, essa assume tratti ancor più tragici e chiari. “Si è sfiorata la tragedia, è stato un inferno quando la bomba è caduta sulla curia” racconta. “Gli attacchi hanno preso di mira gli uffici governativi ma le bombe anche chi stava soltanto aspettando il pane”. E di fatto: “Proprio in quel momento una bomba è caduta sulla curia”. Sul numero di vittime cittadine riferisce: “Ci sono tanti morti, ma per adesso non si ha notizia del numero delle vittime e dei feriti”. Numeri che aumentano con il passare del tempo, visto che, purtroppo, i bombardamenti russi sembrano non voler cessare.